ARC: Il tramonto degli spiriti
Arc: Il Tramonto Degli Spiriti
Il destino di due intere razze è nelle mani di una singolare coppia di
gemelli, in questo nuovo Gioco di Ruolo per PlayStation 2. Tanti
personaggi, una gestione dinamica dei combattimenti e una trama
intrigante sono i biglietti da visita di questo titolo tipicamente
giapponese che potrebbe lenire la fame di "Final Fantasy" di tantissimi
appassionati.
Se entrate in un negozio di videogiochi è molto probabile che ne
troviate uno. Lo riconoscete subito: di solito passeggia con sguardo
spento e malinconico tra gli scaffali e davanti le vetrine. Di tanto in
tanto si ferma, prende un gioco con un nome potenzialmente "fantasy",
lo guarda, poi lo ripone sospirando e volge l'attenzione altrove.
Talvolta resta parecchi minuti fermo davanti alla confezione di
Unlimited SaGa e si narra di alcuni di loro che hanno persino provato a
portare in cassa una copia di Ephemeral Fantasia. Si tratta dei
possessori di PlayStation 2 amanti dei Giochi di Ruolo giapponesi, una
specie di videogiocatore che, negli ultimi tempi, si strugge per
trovare una dimensione videoludica che lo tenga adeguatamente
impegnato, con risultati alterni. Per appagare la propria fame c'è chi
si iscrive ad estenuanti corsi di giapponese espresso per accedere ai
mercati del lontano oriente, nonché chi spende cifre mostruose per
"modificare" la propria console e godersi almeno quei J-RPG che
attraversano l'oceano e approdano in America, in una lingua quantomeno
comprensibile. E c'è anche chi possiede una "semplice" console PAL e
deve rassegnarsi ad attendere giochi per il nostro mercato: è proprio a
questi ultimi che questo articolo è particolarmente dedicato. Un nuovo
Gioco di Ruolo giapponese è arrivato sugli italici scaffali, persino
comprensivo di una completa traduzione nel nostro idioma. Leggere per
credere.
L'ARCA DELLA NON-ALLEANZA
Ultimo di una serie di Giochi di Ruolo nata su PlayStation nel 1995 (e
praticamente slegato dai capitoli precedenti della serie, tra l'altro
praticamente sconosciuta in Europa), Arc: Il Tramonto Degli Spiriti
narra del conflittuale rapporto che si è venuto a formare tra esseri
umani e una razza di mostri intelligenti noti come Deimos. Questo
conflitto secolare, basato sul possesso di artefatti noti come
Cristalli del Potere, viene mostrato al giocatore attrraverso gli occhi
di due esponenti delle fazioni in guerra: il giovane aristocratico
Kharg, discendente da una stirpe di re, e il deimos alato Darc, ridotto
in schiavitù e in disperata ricerca di libertà e riscossa. I destini
dei due protagonisti del gioco sono saldamente legati tra loro da un
segreto di sangue, e ben presto le sorti di questo mondo in rovina
passeranno nelle mani di questa bizzarra coppia.
Queste sono le premesse per la nuova epopea fantasy proposta da Sony,
che strizza l'occhio ai toni epici di Final Fantasy, senza disdegnare
di attenzioni altre serie storiche come Breath Of Fire (dal cui quarto
capitolo trae ben più di una semplice ispirazione) o Grandia. Nei vari
capitoli che compongono Arc: Il Tramonto Degli Spiriti il giocatore
controllerà Kharg o Darc e sarà libero di spostarlo su una mappa del
mondo su cui sono indicate alcune locazioni: alcune di queste possono
venire esplorate direttamente, tramite una visuale in terza persona ad
inquadrature fisse, analogamente a quanto visto in Final Fantasy X. Si
constata ben presto che l'interazione col mondo circostante si limita a
qualche dialogo coi personaggi che si incontrano e all'utilizzo di una
quantità esigua di parti del fondale: per il resto non è nemmeno
possibile ispezionare mobilia o contenitori in cerca di qualche oggetto
utile. Il ruolo ricoperto dall'esplorazione è dunque abbastanza
limitato, diventando ben presto meramente accessorio. Il passaggio in
alcuni punti specifici della mappa potrebbe dare il via a un
combattimento casuale: questi ultimi sono presenti nel gioco in
quantità esigua e non "scattano" durante le esplorazioni dei vari
luoghi. Ciò permette al giocatore di evitare lunghe trafile di
battaglie, consentendogli al tempo stesso di potenziare a suo
piacimento il team semplicemente recandosi presso uno dei luoghi
"pericolosi" e sceglindo di combattere.
QUEL TOCCO DI STRATEGIA
Impossibile parlare di un Gioco di Ruolo giapponese senza descrivere il
suo sistema di combattimento: Kharg e i suoi compagni s'imbatteranno
spesso e volentieri in gruppi di nemici da sconfiggere, venendo così
coinvolti in battaglie più o meno articolate, ciascuna distinta da un
"compito" (che generalmente si riassume in "massacra tutti i nemici",
presentando però di tanto in tanto qualche variante).
Arc: Il Tramonto Degli Spiriti propone un sistema di combattimento che
risulta un ibrido tra quelli "a turni" classici di titoli come Final
Fantasy o Dragon Warrior e quelli "strategici" di giochi come Final
Fantasy Tactics o Disgaea: Hour Of Darkness. Ciascun combattimento
inizia con una fase di preparazione in cui il giocatore potrà scegliere
la squadra che prenderà parte alla lotta ed equipaggiarne i singoli
componenti. Quindi personaggi e nemici prenderanno posto nell'area di
combattimento e lo scontro avrà inizio: secondo un sistema di turni i
personaggi potranno venire spostati liberamente sul piano di gioco,
come fossero pedine in un gioco strategico (senza però sottostare alla
"prigionia" delle caselle) ed effettuare azioni come attaccare un
nemico, usare un attacco o un'abilità speciale, raccogliere oggetti da
terra e persino interagire con alcuni elementi del paesaggio.
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Arc: Il Tramonto Degli Spiriti
Il destino di due intere razze è nelle mani di una singolare coppia di
gemelli, in questo nuovo Gioco di Ruolo per PlayStation 2. Tanti
personaggi, una gestione dinamica dei combattimenti e una trama
intrigante sono i biglietti da visita di questo titolo tipicamente
giapponese che potrebbe lenire la fame di "Final Fantasy" di tantissimi
appassionati.
Se entrate in un negozio di videogiochi è molto probabile che ne
troviate uno. Lo riconoscete subito: di solito passeggia con sguardo
spento e malinconico tra gli scaffali e davanti le vetrine. Di tanto in
tanto si ferma, prende un gioco con un nome potenzialmente "fantasy",
lo guarda, poi lo ripone sospirando e volge l'attenzione altrove.
Talvolta resta parecchi minuti fermo davanti alla confezione di
Unlimited SaGa e si narra di alcuni di loro che hanno persino provato a
portare in cassa una copia di Ephemeral Fantasia. Si tratta dei
possessori di PlayStation 2 amanti dei Giochi di Ruolo giapponesi, una
specie di videogiocatore che, negli ultimi tempi, si strugge per
trovare una dimensione videoludica che lo tenga adeguatamente
impegnato, con risultati alterni. Per appagare la propria fame c'è chi
si iscrive ad estenuanti corsi di giapponese espresso per accedere ai
mercati del lontano oriente, nonché chi spende cifre mostruose per
"modificare" la propria console e godersi almeno quei J-RPG che
attraversano l'oceano e approdano in America, in una lingua quantomeno
comprensibile. E c'è anche chi possiede una "semplice" console PAL e
deve rassegnarsi ad attendere giochi per il nostro mercato: è proprio a
questi ultimi che questo articolo è particolarmente dedicato. Un nuovo
Gioco di Ruolo giapponese è arrivato sugli italici scaffali, persino
comprensivo di una completa traduzione nel nostro idioma. Leggere per
credere.
L'ARCA DELLA NON-ALLEANZA
Ultimo di una serie di Giochi di Ruolo nata su PlayStation nel 1995 (e
praticamente slegato dai capitoli precedenti della serie, tra l'altro
praticamente sconosciuta in Europa), Arc: Il Tramonto Degli Spiriti
narra del conflittuale rapporto che si è venuto a formare tra esseri
umani e una razza di mostri intelligenti noti come Deimos. Questo
conflitto secolare, basato sul possesso di artefatti noti come
Cristalli del Potere, viene mostrato al giocatore attrraverso gli occhi
di due esponenti delle fazioni in guerra: il giovane aristocratico
Kharg, discendente da una stirpe di re, e il deimos alato Darc, ridotto
in schiavitù e in disperata ricerca di libertà e riscossa. I destini
dei due protagonisti del gioco sono saldamente legati tra loro da un
segreto di sangue, e ben presto le sorti di questo mondo in rovina
passeranno nelle mani di questa bizzarra coppia.
Queste sono le premesse per la nuova epopea fantasy proposta da Sony,
che strizza l'occhio ai toni epici di Final Fantasy, senza disdegnare
di attenzioni altre serie storiche come Breath Of Fire (dal cui quarto
capitolo trae ben più di una semplice ispirazione) o Grandia. Nei vari
capitoli che compongono Arc: Il Tramonto Degli Spiriti il giocatore
controllerà Kharg o Darc e sarà libero di spostarlo su una mappa del
mondo su cui sono indicate alcune locazioni: alcune di queste possono
venire esplorate direttamente, tramite una visuale in terza persona ad
inquadrature fisse, analogamente a quanto visto in Final Fantasy X. Si
constata ben presto che l'interazione col mondo circostante si limita a
qualche dialogo coi personaggi che si incontrano e all'utilizzo di una
quantità esigua di parti del fondale: per il resto non è nemmeno
possibile ispezionare mobilia o contenitori in cerca di qualche oggetto
utile. Il ruolo ricoperto dall'esplorazione è dunque abbastanza
limitato, diventando ben presto meramente accessorio. Il passaggio in
alcuni punti specifici della mappa potrebbe dare il via a un
combattimento casuale: questi ultimi sono presenti nel gioco in
quantità esigua e non "scattano" durante le esplorazioni dei vari
luoghi. Ciò permette al giocatore di evitare lunghe trafile di
battaglie, consentendogli al tempo stesso di potenziare a suo
piacimento il team semplicemente recandosi presso uno dei luoghi
"pericolosi" e sceglindo di combattere.
QUEL TOCCO DI STRATEGIA
Impossibile parlare di un Gioco di Ruolo giapponese senza descrivere il
suo sistema di combattimento: Kharg e i suoi compagni s'imbatteranno
spesso e volentieri in gruppi di nemici da sconfiggere, venendo così
coinvolti in battaglie più o meno articolate, ciascuna distinta da un
"compito" (che generalmente si riassume in "massacra tutti i nemici",
presentando però di tanto in tanto qualche variante).
Arc: Il Tramonto Degli Spiriti propone un sistema di combattimento che
risulta un ibrido tra quelli "a turni" classici di titoli come Final
Fantasy o Dragon Warrior e quelli "strategici" di giochi come Final
Fantasy Tactics o Disgaea: Hour Of Darkness. Ciascun combattimento
inizia con una fase di preparazione in cui il giocatore potrà scegliere
la squadra che prenderà parte alla lotta ed equipaggiarne i singoli
componenti. Quindi personaggi e nemici prenderanno posto nell'area di
combattimento e lo scontro avrà inizio: secondo un sistema di turni i
personaggi potranno venire spostati liberamente sul piano di gioco,
come fossero pedine in un gioco strategico (senza però sottostare alla
"prigionia" delle caselle) ed effettuare azioni come attaccare un
nemico, usare un attacco o un'abilità speciale, raccogliere oggetti da
terra e persino interagire con alcuni elementi del paesaggio.
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