Titolo Originale: NOSFERTAU, PHANTOM DER NACHT
Regia: Werner Herzog
Interpreti: Klaus Kinski, Isabelle Adjani, Bruno Ganz, Jacques Dufilho
Durata: h 1.42.47
Nazionalità: Germania, Francia 1979
Genere: horror
Tratto dal libro "Dracula" di Bram Stoker
Al cinema nel Maggio 1979
Video: 9 (XviD)
Audio: 10 (ITA Ac3)
Trama e recensione
Basato
sul soggetto del Nosferatu (1922) di Murnau, il remake di Herzog segue
la storia canonica del conte Dracula ed è uno dei più affascinanti
adattamenti del romanzo di Stoker. Intimidito ma per niente scoraggiato
dall’illustre predecessore (come il regista afferma nel commento
audio), Herzog costruisce una vera e propria sinfonia dell’orrore
romantico, accentuando la malinconia di questa figura del Male e
dilatando i tempi in modo da riprodurre fedelmente l’inesorabile
inesistenza del tempo materiale per Dracula, votato a una esistenza
eterna e, per questo, afflitta dalla solitudine. Herzog non pone, come
Murnau, l’accento sulla metafora sociale ma si ripiega tutto in un
mondo visionario dove carnalità e spiritualità (si veda e senta
l’immagine finale contrappuntata da un coro di rara potenza) sono
intimamente legati, per cui non è la morte (“un taglio netto” dice
Dracula) la più crudele e abietta delle pene ma, invece, lo è la
mancanza di amore. Scavando nelle pieghe di un volto naturalmente
spettrale come quello di Kinski, rafforzato per contro dal volto
diafano della Adjani (la donna come unica resistenza al Male e come
portatrice di salvazione), Herzog coglie la scandalosa umanità di una
figura così archetipicamente infernale e offre, forse per primo, una
lettura contemporanea e metropolitana della tradizione inaugurata da
Stoker.
Le litanie dei Popul Voh e di Wagner contribuiscono
nel rendere la triste storia ancor più inquieta, infernale ed
apocalittica. Magnifico l'utilizzo dei colori intrapreso per rendere i
paesaggi ancora più morti di quello che sembrano; il tutto congiunto ai
giochi di luci ed ombre. Ancor più superba è la fotografia
caratterizzata da colori opachi in modo da marcare l'impossibilità di
fuggire dall'incubo che lentamente prende forma e si materializza.
Tremendamente tragico.
Il finale è sicuramente uno dei più belli
che la settima arte abbia regalato ai posteri, una meravigliosa,
sognante, malinconica angoscia pervade e dilania anche dopo la visione
del film. Inutile rimarcare la magistrale bravura degli attori che
scalfiranno i loro volti nell'Olimpo del Grande Cinema. Nosferatu: Il
Principe Della Notte, non è un'Opera di facile comprensione; per
avvicinarsi e per apprezzarlo appieno munitevi di una sorta di
preparazione interiore e impegno di fondo. Una volta riusciti in questo
intento, lasciatevi coinvolgere dalla bellissima mimica del
camaleontico Kinski, dalla pallida ed inquieta bellezza di Isabelle
Adjani e dalla più sentita, allegorica ed elegante rivisitazione del
mito del Vampiro: Nosferatu, Il Principe Della Notte.
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fotogrammi tratti dall'XviD
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