Genere: Platform
Produttore: SCEE
Sviluppatore: Insomniac/Universal
Distributore: Sony
Versione: PAL
Lingua: Multilingua (italiano incluso)
Giocatori: 1
Vita da drago
La pace regna sovrana nel mondo dei draghi, se non fosse che il solito
cattivo di turno, tale Nasty Norc, non decide di utilizzare contro le
pirofile creature un incantesimo che le trasforma in statue e muta i
loro preziosi tesori in bestiole poco amichevoli. Indovinate chi sfugge
per un puro colpo di fortuna alla nefasta magia? Ma che bravi, proprio
Spyro, un simpaticissimo draghetto viola che ancora non possiede
nemmeno la capacità di volare, a causa delle ali non completamente
sviluppate, ma può soltanto planare. S.t.D. è un platform in tre
dimensioni, in cui la nostra missione principale, durante i nostri
viaggi nelle terre dei Draghi, sarà proprio quella di liberare tutti i
nostri amici alati (in tutto ottanta) dall’incantesimo di Nasty Norc.
Per liberare le magiche creature dovremo sudare non poco, soprattutto
se considerate che la posizione di alcuni draghi non è proprio
facilmente accessibile. Sottrarre i draghi dalla loro forma di pietra è
il modo per consentirci, una volta che ne avremo liberati in numero
sufficiente, di raggiungere nuovi mondi, ma il nostro compito di
draghetti non si esaurirà qui. Esistono dei tesori collezionabili,
ovvero delle gemme che potranno essere raccolte durante il percorso, e
anche delle uova di drago rubate (dodici), disseminate tra i vari
mondi, che andranno strappate ad omuncoli che, per la loro velocità,
devono in realtà essere maratoneti professionisti. Raccogliere tali
oggetti è fondamentale per completare al 100% il gioco. La longevità è
probabilmente il piatto forte di S.t.D., che se pure non proporrà
un’ampia varietà d’azione (imparagonabile rispetto a quel capolavoro
del seguito), ci terrà comunque impegnati specie per la difficoltà con
cui riusciremo a rintracciare particolari tesori o draghi intrappolati.
Sputo fuoco!
Un altro aspetto piuttosto interessante del titolo è dato dalla natura
del nostro piccolo eroe. Essendo dei draghi (o meglio dei draghetti),
avremo a disposizione i canonici poteri di questi carismatici esseri.
Potremo sputare fuoco, utile per distruggere in fretta alcuni mostri
(anche di notevoli dimensioni), oppure vasi contenenti dei tesori, a
meno che non abbiano delle protezioni apposite. Non potremo, come già
anticipato, volare veramente, ma saremo in grado di planare, manovra
utile per coprire distanze che saranno impercorribili saltando
semplicemente. Da precisare che in appositi e difficili livelli (tra
cui l’ultimo che si sbloccherà solo dopo aver preso tutto il
prendibile), in una specie di prova a tempo, potremo volare veramente,
anche se su un percorso in sostanza già stabilito. Il nostro Spyro
potrà anche caricare ed eliminare i suoi nemici (abilità questa che non
sapevo fosse propria dei draghi…), quelli che ovviamente non
supereranno di molto la sua stazza. A dire il vero, questa abilità avrà
soprattutto un utilizzo pratico: ci consentirà di scorazzare a grande
velocità anziché camminare a due cm. l’ora. Nonostante tutte queste
azioni possibili, il controllo del nostro eroe non sarà per niente
difficoltoso, complice un’ottima unione tra i tasti e le azioni di
gioco ed una gestione delle telecamere quasi impeccabile. Peccato solo
per la capacità di planata, leggermente artificiosa e che, anche se
sarà eseguita da un punto piuttosto alto, farà toccare un po’ troppo
presto al nostro Spyro la terra. Ma per raggiungere l’eccellenza su
questo punto (e su tanti altri) dovremo aspettare Spyro 2: Gateway to
Glimmer, che aggiungerà tra l’altro un’utilissima feature per eseguire
una specie di “impennata” finale durante il volo, per consentirci di
raggiungere una superficie che abbiamo mancato per un soffio e di
conseguenza non farci distruggere il nostro televisore per la
frustrazione.
Il mondo di Spyro
Graficamente S.t.D. rientra nella media e forse fa anche qualcosa in
più. La grafica sarà sempre colorata, con un buon repertorio di effetti
speciali, e un numero di poligoni non eccezionale, ma sufficiente per
definire bene i vari personaggi. Talvolta però balenerà l’impressione
di muoversi in un ambiente sì gradevole e colorato, ma in sostanza un
po’ scarno. In definitiva, dunque, niente di eccezionale. Non grideremo
al miracolo neanche per il comparto sonoro. Le musiche che ci
accompagneranno durante le nostre avventure saranno appropriate per il
generale tono fiabesco/comico del gioco, ma a lungo termine possono
risultare un po’ ripetitive. Gli effetti sonori sono in globale
piuttosto buoni, anche se in numero non elevato. Il doppiaggio nella
nostra lingua è reso piuttosto bene, e in particolare la voce di Spyro
è davvero simpatica.
Recensione Videogioco SPYRO THE DRAGON scritta da SAGE
Commento Finale
Spyro the Dragon è un titolo dolcissimo e di sicuro un grande esponente
della sua categoria. Uscito in concomitanza del sopravvalutato Crash
Bandicoot 3: Warped, esce dal confronto di sicuro alla pari. S.t.D. è
un titolo che si accontenta, ma che avrebbe potuto pretendere benissimo
qualcosa in più, magari contando su una maggiore varietà d’azione,
propria, a conti fatti, di Crash Bandicoot 3: Warped. Ci penserà il
seguito Spyro 2: Gateway to Glimmer a raggiungere lo stato di
capolavoro, che il suo predecessore avrebbe tranquillamente potuto
ottenere con poco in più. “Rimane” un ottimo titolo.
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