1989. Christiane (Katrin Sass) vive nella Germania dell'Est ed è una
socialista convinta. La donna cade in coma poco prima della caduta del
muro di Berlino. Quando si risveglia, otto mesi dopo, il figlio Alex
tenta di evitarle lo shock e fa di tutto per evitare che la madre
scopra che il paese è "caduto nelle mani dei capitalisti". Campione di
incassi in Germania. Che fare quando la storia va avanti per tenere
tranquilli coloro i quali credevano di essere nel giusto? Raccontargli
menzogne come gli venivano raccontate prima. Con la non secondaria
differenza che a Lenin si è detto goodbye ma il futuro non è rose e
fiori. Satira ben calibrata quella di questo film che i tedeschi ( e in
particolare i berlinesi) hanno gradito moltissimo. Nel film non c'è un
pacchetto di caffè o di sigarette che non ricordi loro un passato
recente e non piacevole.
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