Un
film di Alfred Hitchcock. Con Kim Novak, James Stewart, Tom Helmore,
Henry Jones, Barbara Bel Geddes, Lee Patrick, Raymond Bailey,
Konstantin Shayne, Ellen Corby. Genere Giallo, colore 128 minuti. -
Produzione USA 1958.
Sofferente di vertigini dopo un
incidente in servizio, John "Scottie" Ferguson lascia la polizia e
accetta di lavorare per un amico. Questi gli chiede di sorvegliare la
moglie Madeleine, che in ricorrenti stati di incoscienza sembra
posseduta dallo spirito di Carlotta Valdes, suicida un secolo prima. Il
solitario Ferguson, il cui legame con la disegnatrice di moda Midge non
va oltre l'amicizia, resta affascinato dall'infelice Madeleine. E
quando è costretto a intervenire per salvarla da un tentativo di
suicidio in mare, tra i due ha inizio una storia d'amore. Ma un'altra
tragedia sconvolge la fragile psiche dell'ex poliziotto: paralizzato da
un attacco di vertigini, Ferguson non riesce a impedire a Madeleine di
gettarsi da un campanile. Dopo una lunga cura psichiatrica, Ferguson
incontra casualmente Judy, sosia perfetta di Madeleine, e cerca ad ogni
costo di trasformarla nella donna che lo ossessiona. Ma così facendo,
porta alla luce un intrigo diabolico la cui scoperta lo condurrà a un
drammatico finale. Vertigo trasporta il romanzo di Boileau e Narcejac
dalla Parigi anni Quaranta alla San Francisco anni Cinquanta senza
perderne l'atmosfera amara e malinconica. Ma l'unica sostanziale
modifica al percorso narrativo costituisce un grave errore nella
costruzione della suspense: nel libro lettore e protagonista scoprono
insieme la verità all'ultima pagina, mentre nel film un flashback
piuttosto forzato anticipa allo spettatore ogni retroscena. Hitchcock
cerca di spostare su Judy l'attenzione del pubblico, scordando che il
cardine drammatico è il tentativo disperato di Scottie di far rivivere
una morta. Sicché anche la conclusione, opera del caso nel film e del
protagonista nel libro, risulta piuttosto innaturale. Ciò non ha
impedito al film di diventare oggetto di venerazione e di infinite
citazioni. Vi ricorrono temi tipicamente hitchcokiani: la paura
dell'altezza, un trauma insanabile, l'ambiguità morale dei
protagonisti. Lo straordinario effetto "vertigine" (combinazione di
carrello indietro e zoom in avanti), il felice incontro del disegnatore
Saul Bass e del musicista Bernard Herrmann nei titoli di testa e nella
sequenza dell'incubo, il ritmo lento ("contemplativo", scrive Truffaut)
della narrazione rimangono memorabili. Kim Novak, perfetta e sensuale
nella sua duplice interpretazione, nonostante il regista per quel ruolo
volesse inspiegabilmente Vera Miles.
DVDrip
A/V 10
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