Baya Pirata

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    The King

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    crisleon
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    The King Empty The King

    Messaggio Da crisleon Mer Ott 28, 2009 12:47 pm

    The King 1658_big


    AUDIO/VIDEO 9
    titolo originale The King
    nazione U.S.A. / Gran Bretagna
    anno 2005
    regia James Marsh
    genere Drammatico
    durata 105 min.
    distribuzione DNC
    cast G. García Bernal (Elvis) • W. Hurt (David) • P. James (Malerie Sandow) • P. Dano (Paul) • L. Harring (Twyla)
    sceneggiatura M. Addica • J. Marsh
    musiche M. Lichtenstein
    fotografia E. Bryld
    montaggio J. Godfrey



    Elvis
    Valdarez, riformato dalla Marina Americana, decide di tornare a casa.
    Una casa mai vista e mai abitata, dove vive suo padre, il pastore
    battista David Sandow. Conosciuto attraverso i racconti della madre
    ormai defunta, David Sandow è l'unico "luogo" in cui Elvis può andare,
    l'unica persona che può interrogare per scoprire il proprio passato,
    per apprendere le sue origini. Ma la sua auto di seconda mano si fa
    presto notare a Corpus Christi, nel Texas, dove il padre vive e si
    accompagna a una moglie devota e ai figli Paul e Malerie. Padre di
    famiglia e padre (spirituale) della comunità, David non sembra gradire
    i rigurgiti del passato né tantomeno il figlio illegittimo. Allontanato
    e rifiutato bruscamente, Elvis diviene la nemesi della famiglia Sandow,
    di cui corteggerà la figlia/sorellastra ben oltre la soglia di casa.
    Usurpato il fuoco domestico, Elvis li trascinerà con sé all'inferno.
    Presentato
    a Cannes 2005 nella sezione "Un Certain Regard", il primo
    lungometraggio del blasonato documentarista James Marsh è una tragedia
    che nasce da un abbandono e da un non riconoscimento. Elvis, il
    personaggio creato dalla penna di Milo Addica (nominato all'Oscar per
    Monster's Ball) e di James Marsh, è l'eroe tragico di una provincia
    americana che ricerca la vendetta e ottiene l'annientamento di
    un'intera famiglia. Inconsapevole, come l'Edipo di Sofocle che incontrò
    e amò sua madre, Elvis incontra e innamora la sorellastra; come Edipo è
    portatore di hybris, orgoglio gratuito ed aggressivo. L'ambizione
    smodata di Elvis, un ambiguo Gael Garcia Bernal, è ottenere l'amore del
    padre ma il pastore, un William Hurt superlativo e figlio di un dio
    maggiore, nega per la seconda volta l'affetto a quel figlio smarrito,
    provocandone l'ira. La privazione si trasforma allora in desiderio di
    potere, il padre diventa re da usurpare con un gesto finale: Elvis,
    dentro un fast-food, si confeziona una corona di carta e si proclama re.
    L'incapacità
    del padre e del figlio di accettare il compromesso, la rielaborazione
    del passato e del peccato, non può che portare alla catastrofe dei
    contendenti e di tutti quelli che dipendono da loro. Scritto da un
    agnostico e da un cristiano convertito, The King è tragico e mistico
    insieme. In tempi bui per la ragione e per l'uomo al protagonista,
    fatto scempio di sé e degli altri, non rimane che affidarsi alle mani
    dell'unico (forse) Re.


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