Darkwatch
La storia è ambientata alla fine del diciannovesimo secolo e il
protagonista è un pericoloso ed esperto fuorilegge le cui gesta sono
note in tutto il selvaggio West: il suo nome è Jericho Cross.
Nell’intento di assalire un treno che trasportava un ignoto tesoro,
Jericho si rende protagonista della liberazione di Lazarus Malkoth,
antico fondatore dell’ordine dei Darkwatch. In segno di riconoscenza,
Lazarus decide di non uccidere il suo liberatore, ma di renderlo suo
pari. Da qua, il tutto ha inizio. Darkwatch è un titolo piuttosto
godibile. Ogni nemico avrà le proprie differenti peculiarità e toccherà
solo alla nostra abilità di giocatore l’arduo compito di portare a
termine tutte le missioni. Queste non sono tantissime, ma gran parte di
esse sono suddivise in più aree di gioco. La longevità si mantiene più
che discreta, anche perché in base al livello di difficoltà porterete a
termine il gioco con minore o maggior tempo. In più i ragazzi dell’High
Moon Studios dato la possibilità di affrontare lo Story mode anche in
Multiplayer, cosa gradita e sicuramente apprezzabile. Graficamente è
stato realizzato un buon lavoro, con personaggi disegnati
discretamente, composti da un buon numero di poligoni e ricoperti da
pregevoli textures. Dal punto di vista sonoro, oltre alla completa
localizzazione del doppiaggio, è stata implementata la sempre gradita
codifica multicanale in Dolby Pro Logic II.
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La storia è ambientata alla fine del diciannovesimo secolo e il
protagonista è un pericoloso ed esperto fuorilegge le cui gesta sono
note in tutto il selvaggio West: il suo nome è Jericho Cross.
Nell’intento di assalire un treno che trasportava un ignoto tesoro,
Jericho si rende protagonista della liberazione di Lazarus Malkoth,
antico fondatore dell’ordine dei Darkwatch. In segno di riconoscenza,
Lazarus decide di non uccidere il suo liberatore, ma di renderlo suo
pari. Da qua, il tutto ha inizio. Darkwatch è un titolo piuttosto
godibile. Ogni nemico avrà le proprie differenti peculiarità e toccherà
solo alla nostra abilità di giocatore l’arduo compito di portare a
termine tutte le missioni. Queste non sono tantissime, ma gran parte di
esse sono suddivise in più aree di gioco. La longevità si mantiene più
che discreta, anche perché in base al livello di difficoltà porterete a
termine il gioco con minore o maggior tempo. In più i ragazzi dell’High
Moon Studios dato la possibilità di affrontare lo Story mode anche in
Multiplayer, cosa gradita e sicuramente apprezzabile. Graficamente è
stato realizzato un buon lavoro, con personaggi disegnati
discretamente, composti da un buon numero di poligoni e ricoperti da
pregevoli textures. Dal punto di vista sonoro, oltre alla completa
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