Un
film di Alfred Hitchcock. Con Joan Fontaine, George Sanders, Laurence
Olivier, Nigel Bruce, Judith Anderson, Reginald Denny, C. Aubrey Smith,
Gladys Cooper, Florence Bates, Melville Cooper, Leo G. Carroll, Leonard
Carey, Lumsden Hare, Forrester Harvey, Edward Fielding. Genere
Drammatico, b/n 93 minuti. - Produzione USA 1940.
A Montecarlo,
una timida ragazza inglese dissuade dal suicidio Max De Winter, da poco
vedovo. Max inizia a frequentarla e alla fine le chiede di sposarlo. In
patria, nell'antica dimora di Menderley, sorgono le prime difficoltà:
la nuova signora De Winter si rende conto che tutti la considerano
inferiore a Rebecca, la prima moglie. Gli sbalzi d'umore di Max e la
spettrale presenza della signora Danvers, governante che vive nel
ricordo della defunta, non fanno che accentuare la sensazione di
estraneità. A una festa in costume, la Danvers induce l'ignara ragazza
a indossare un vestito di Rebecca, per umiliarla e spingerla a
uccidersi. Ma quella sera viene ritrovato il panfilo su cui Rebecca
scomparve in mare. Max racconta alla moglie che Rebecca gli era
infedele e che morì accidentalmente durante un litigio, costringendolo
a simulare l'affondamento. Ora le prove sono contro di lui e Jack
Favell, amante di Rebecca, cerca di farlo accusare. I De Winter
affrontano uniti le avversità e quando una rivelazione finale libera
Max da ogni sospetto, alla signora Danvers non resta che un'ultima,
disperata follia. Di fronte al divieto del produttore Selznick di
alterare la trama del romanzo di Daphne Du Maurier, Hitchcock è
costretto a convertire ogni dettaglio in una sorgente di suspence, per
evitare la banalità del melodramma. Ecco allora l'iniziale di Rebecca
diventare un'angosciante presenza su ogni oggetto, dando al personaggio
di Joan Fontaine la sensazione di essere un'intrusa che può essere
scoperta e punita da un istante all'altro. Perfetta è l'assoluta
malvagità incarnata da Judith Anderson, alla cui ombra scura dietro le
tende lo stesso Hitchcock farà riferimento girando Psycho. Quando
finalmente la storia scivola nel giallo, il regista può percorrere il
binario più familiare dell'innocente accusato di un crimine e condurre
la vicenda alla spettacolare conclusione. L'inganno del cinema provvede
a far dimenticare che la grande casa in fiamme è soltanto un modellino.
Oscar al film.
DVDrip
A/V 10
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