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Rapina a mano armata (The Killing) è un film del 1956, diretto da Stanley Kubrick, tratto dal romanzo omonimo di Lionel White.
Come
nel romanzo da cui è tratto, il film racconta la storia di una
complessa rapina ad un ippodromo da più punti di vista. Quello
principale è di Johnny Clay (Sterling Hayden), l'organizzatore del
colpo, che pianifica un meccanismo criminale quasi perfetto che si
inceppa solo per colpa del caso. Kubrick sceglie di privilegiare una
struttura diegetica non lineare, con diversi e continui salti indietro
e in avanti nel tempo, piuttosto che la classica consequenzialità
temporale del racconto. L'impostazione del film ha trovato una
rielaborazione moderna nei film di Quentin Tarantino Le Iene (Reservoir
Dogs) (1992) (anche questo con al centro una rapina) e Pulp Fiction
(1994) e la trama di Slevin - Patto criminale (Lucky Number Slevin)
(2006).
Trama:
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Rapina a mano armata (The Killing) è un film del 1956, diretto da Stanley Kubrick, tratto dal romanzo omonimo di Lionel White.
Come
nel romanzo da cui è tratto, il film racconta la storia di una
complessa rapina ad un ippodromo da più punti di vista. Quello
principale è di Johnny Clay (Sterling Hayden), l'organizzatore del
colpo, che pianifica un meccanismo criminale quasi perfetto che si
inceppa solo per colpa del caso. Kubrick sceglie di privilegiare una
struttura diegetica non lineare, con diversi e continui salti indietro
e in avanti nel tempo, piuttosto che la classica consequenzialità
temporale del racconto. L'impostazione del film ha trovato una
rielaborazione moderna nei film di Quentin Tarantino Le Iene (Reservoir
Dogs) (1992) (anche questo con al centro una rapina) e Pulp Fiction
(1994) e la trama di Slevin - Patto criminale (Lucky Number Slevin)
(2006).
Commento
Terzo
lungometraggio del ventottenne Stanley Kubrick. Fu il primo film
prodotto insieme ad Harris, col quale realizzò poi anche Orizzonti di
gloria (Paths of Glory) (1957) e Lolita (1962). La sceneggiatura vide
la collaborazione ai dialoghi di Jim Thompson (anche con lui il
connubio si rinnovò per il successivo Orizzonti di gloria), e le
riprese durarono circa 20 giorni, dunque molto poco, mentre per il
montaggio furono impiegati diversi mesi.
Kubrick si immerge nel
noir raccogliendone tutti i caratteri più significativi e al tempo
stesso rivitalizza un genere già consolidato nella sua grammatica,
inserendo un elemento di assoluta novità narrativa: il flashback
sincronico. L'idea viene direttamente dal libro di Lionel White Clean
break (uscito in Italia dopo il film, anch'esso con il titolo Rapina a
mano armata) nel quale appunto la narrazione non segue un filo
cronologico lineare ma ritorna sugli stessi avvenimenti della rapina
più volte a seconda del personaggio che li descrive e che quindi dà di
una stesso episodio un suo personale punto di vista. L'idea che questo
si potesse tradurre in una narrazione cinematografica ha reso un ottimo
romanzo noir (così lo definì Kubrick) un film che è entrato a far parte
della storia del cinema. Si trattò infatti di una novità assoluta per
un cinema che conosceva già la tecnica del flashback, utilizzato però
sino ad allora, semplicemente per inserire nella narrazione presente un
episodio passato. Con il flashback sincronico lo spettatore è aiutato
nel poter rivivere una stessa scena osservando azioni che si svolgono
in contemporanea e che una narrazione lineare rischierebbe di non
sottolineare a sufficienza. In questo caso Kubrick vuole la massima
attenzione sugli eventi strettamente connessi alla realizzazione del
colpo. Così da non perdere niente su come agiscono i vari soggetti. Lo
stesso non avviene per le altre parti del film. Addirittura la strage,
culmine drammatico ed evento centrale come dimostra lo stesso titolo
nella versione originale, si risolve in un attimo, palesandosi solo con
la visione, anche questa fugace, dei corpi inanimati al suolo.
Critica
La
critica americana accolse così bene questo film da parlare di Kubrick
come del nuovo Orson Welles. Il successo della pellicola è da leggersi
soprattutto nella grande influenza esercitata sulla cinematografia di
questo genere. La statura del suo autore è sottolineata ancora di più
dal fatto che è entrato di diritto tra i più grandi registi noir di
tutti i tempi pur essendosi cimentato una sola volta in questo genere
e, per di più, a soli 28 anni.
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e al solito per chi invece, preferisce la cartella MU, eccola qui!
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