Raiot è stato un programma televisivo a carattere satirico e di argomento politico ideato e condotto da Sabina Guzzanti, scritto con Curzio Maltese, Emanuela Imparato e Paolo Santolini, e con la regia di Igor Skofic.
Di
tale programma era inizialmente prevista la messa in onda di sei
puntate (la domenica sera alle 23:15 su Rai Tre con registrazioni
effettuate nello Studio Due della Dear a Roma), nell'ambito di quello
che, nella stagione televisiva 2003, era un più ampio progetto di
programmi satirici messo in campo dalla rete televisiva pubblica (che
comprendeva anche i programmi Il caso Scafroglia con Corrado Guzzanti,
Non c'è problema con Antonio Albanese e Bra - Braccia Rubate
all'agricoltura condotto da Serena Dandini).
Secondo la stessa Guzzanti[1] il titolo del programma voleva avere molteplici significati:
_Rai Ot(to), per sottolineare come la trasmissione volesse porsi in qualità di unica tv indipendente, dato che gli altri 7 canali televisivi, con la presidenza del consiglio di Berlusconi, erano oramai diventati un'unica grande Rai sotto il suo controllo.
_Riot, pronunciato appunto "raiot", in inglese significa "tumulto, sommossa"
_Troia, di cui Raiot è l'anagramma, è la città conquistata con l'inganno del cavallo, che richiama il cavallo presente nell'atrio della Rai e anche atrio è un anagramma di Raiot.
Raiot si proponeva come un programma satirico e di denuncia sociale
rispetto alcuni aspetti controversi inerenti la politica e
l'informazione in Italia. La Guzzanti mescolava le sue tradizionali
imitazioni ad una serie di informazioni relative al conflitto di
interessi che coinvolgeva le forze politiche, la libertà di
informazione in Italia confrontata con il resto del mondo e presunti
atteggiamenti di connivenza tra maggioranza ed opposizione.
Delle
previste sei puntate fu però messa in onda, il 16 novembre 2003, solo
la sola prima Armi di distrazione di massa. La puntata ebbe un notevole
successo in termini di ascolti: 1 milione 830 mila telespettatori, 18% di share, nonostante l'ora tarda, ma il giorno seguente fu annunciata una querela da parte di Mediaset
contro la Guzzanti e la RAI per una presunta diffamazione a causa
alcune delle affermazioni fatte dalla Guzzanti stessa impersonando
Lucia Annunziata.
La querela fu poi vinta dalla Guzzanti nel 2004,
ma fu allora alla base - secondo la Guzzanti pretestuosamente - delle
decisioni che portarono all'eliminazione del programma.
Pochi
giorni dopo la prima puntata, infatti, i 5 consiglieri RAI votarono
all'unanimità un documento con cui si invitava l'allora direttore
generale dell'azienda radiotelevisiva pubblica Flavio Cattaneo «a
sospendere temporaneamente la messa in onda di Raiot e proseguire la
realizzazione delle altre 5 puntate, al fine di valutarle
complessivamente per tutelare l'azienda da possibili future conseguenze
civili e penali».
La trasmissione venne quindi "temporaneamente"
sospesa. Successivamente il contratto tra la RAI e la casa di
produzione del programma venne però sciolto, ufficialmente a causa
dell'impossibilità di trovare un accordo che potesse soddisfare
l'esigenza della RAI di visionare preventivamente le puntate. Cattaneo
parlò di "separazione consensuale" mentre Sabina Guzzanti negò vi fosse
un accordo da parte sua.
Parallelamente agli asseriti problemi
tecnici che giustificavano ufficialmente la rimozione del programma, la
dirigenza della RAI, assieme ai membri di alcune parti politiche, aveva
avanzato severe critiche alla trasmissione: secondo lo stesso Cattaneo
la trasmissione non era classificabile come "satira", era piuttosto un
comizio politico e violava le regole del pluralismo dell'informazione
poiché non offriva spazio ad eventuali repliche.
Le successive puntate dello spettacolo furono in seguito rappresentate in vari teatri (il biglietto di ingresso era totalmente gratuito);
dello spettacolo stesso è poi stato prodotto un DVD e ne è stato tratto
un libro, pubblicato dalla casa editrice Rizzoli nella collana BUR, dal
titolo Reperto R[a]iot. Dalla vicenda legata alla soppressione del programma prende inoltre spunto il film documentario Viva Zapatero!.
Al 2008 la trasmissione è ancora inedita.
.......Per
fortuna esiste La Grante Rete! Con non poca fatica sono riuscito a
recuperare queste chicche, anche se non tutte con qualità video ottima,
e ve le posto^^
I file sono in Cartelle MU
RaiOT - Armi di distrazione di massa(puntata 1)
Audio: 8
Video: 8
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RaiOT - Puntata 2(censurata)
Audio: 7
Video: 6(mi scuso, ma non ho trovato nulla di maeglio...)
Eccezionale per la partecipazione di Luttazzi, Paolo Rossi e Neri Marcorè!!!
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Reperto Raiot(teatro)
Audio: 8
Video: 8
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