Autore: Italo Calvino
Titolo: Il visconte dimezzato
Tipologia: Fumetto
Pagine: 52
Anno: 1993
Nazionalità: Italiana
Genere: Narrativa
Dimensione del file: 18,8MB
Formato del file: PDF
Il visconte dimezzato è ambientato intorno alla metà del 1700. La
storia è narrata da suo nipote, figlio illegittimo della sorella, che è
presente nella storia, quindi abbiamo un narratore interno con
focalizzazione interna. Il protagonista di questo romanzo è il visconte
Medardo di Terralba. La storia comincia quando Medardo in Boemia si
dirige col suo scudiero Curzio all’accampamento dei crociati; nella
prima battaglia a cui partecipa riceve una cannonata che lo divide in
due esatte metà, di cui una viene salvata dai medici dell’esercito,
l’altra viene trovata viva in mezzo a un cumulo di cadaveri e curata da
un gruppo di eremiti. La metà che è risanata dagli eremiti viene
scoperta solo a metà libro. Medardo salvato dall’esercito arriva a
Terralba e si dimostra perfido. Questo tagliava tutto quello che si
trovava intorno a metà, come lui. Questa metà del visconte si
impadronisce del feudo. Tutti hanno paura del visconte cattivo, solo la
sua balia dice di non vedere molta differenza in lui. Il nipote del
visconte insieme al dottor Trelawney è un bersaglio dello zio cattivo
che tenta in ogni modo di ucciderlo. Il dottor Trelawney è un medico
che inizialmente non si occupa dei malati, ma questo si interessa in
modo particolare alla storia del visconte, ed in questo modo inizia a
curare anche i malati del villaggio. L’altra metà, che giunge a casa
dopo un lungo pellegrinaggio, è esageratamente buona. I due visconti
convivono a Terralba, il primo arrecando danni e dolore, l’altro
aggiustando le cose e predicando il bene; per questo vengono
soprannominati il Gramo ed il Buono. Mentre il Gramo vive nel castello,
il Buono vive nei boschi. Il Gramo ed il Buono danno continui incarichi
opposti a Mastro Pietrochiodo, un falegname che è molto più abile a
costruire ghigliottine per il Gramo che le macchine richieste dal
Buono. Non solo il Gramo però suscita ostilità nella corte, anche il
Buono, che al suo arrivo è ben voluto da tutti per il suo altruismo,
con le sue buone azioni che arrivano perfino a provocare disagi, alla
fine risulta sgradevole e quasi insopportabile. Pamela, la contadina
molto coraggiosa di cui i due visconti a metà sono innamorati, non
tollera più né l’uno né l’altro. La contadina però, preferisce il Buono
all'altra metà, ed infatti vivono insieme nel bosco con i suoi animali
preferiti. I genitori di Pamela inizialmente vogliono che questa si
sposi con il Gramo, perché questo minacciava di distruggere la loro
famiglia. Pamela alla fine acconsente alla proposta di matrimonio del
Gramo e chiede lei stessa al Buono di sposarla, quindi il giorno delle
nozze entrambi i visconti si trovano all’altare. La contadina però
sposa il Buono, perché il Gramo arriva in ritardo. Il Gramo, sostenendo
di essere lui il visconte Medardo, ritiene che Pamela è sua moglie
ovviamente con il dissenso del Buono; quindi per decidere chi è il
marito di Pamela, il Gramo sfida a duello la metà buona, che si vede
costretta ad accettare. Nel duello le enormi cicatrici che ognuno di
loro aveva dove l’altra metà mancava si riaprono. Il Buono ed il Gramo
cadono a terra svenuti. Il dottor Trelawney, prende i due corpi e
riesce a ricucire le due parti. Rinvenuto il visconte finalmente
completo torna una persona vera e sposa Pamela, che diventa
viscontessa, moglie di un uomo capace di amarla fino alla fine dei suoi
giorni.
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