Autore: Lawrence M. Krauss
Titolo: La fisica di STAR TREK
Editore: Longanesi
Lingua: Italiana
Genere: Saggio
Sottogenere: Fantascienza
Formato del file: pdf
--->Trama<---
E' davvero piacevole e molto interessante il libro di Lawrence M.
Krauss La fisica di Star Trek, pubblicato dalla casa editrice Longanesi
& C. (traduzione di Libero Sosio) in una nuova collana che si
propone di far qualcosa "contro l'analfabetismo matematico e
scientifico in italia". L'idea di prendere spunto dagli episodi di Star
Trek - soprattutto la serie originale e quella intitolata The Next
Generation - per avvicinare un vasto pubblico di non specialisti alle
moderne frontiere della scienza, è notevole, e Krauss riesce a
raccontare le più grandi scoperte del pensiero scientifico da Galileo
ad oggi (spingendosi ovviamente anche un po' più in là) con uno stile
chiaro e avvincente, approfondendo con precisione anche i punti più
complessi. Gli eroi di Star Trek, come il capitano Kirk e il signor
Spok, o il comandante Picard e l'androide Data, ci accompagnano nella
varie stanze dell'astronave Enterprise, per capire come, quando e se,
diverranno possibili le meravigliose invenzioni che già sono
disponibili a bordo, dal motore a curvatura al teletrasporto, dal ponte
ologrammi ai replicatori di cibo.
Apre il libro la prefazione di Stephen Hawking, che ha recitato
personalmente nell'episodio Il ritorno dei Borg di The Next Generation,
interpretando se stesso che assieme ad Einstein e Newton gioca a poker
con il comandante Data (ovviamente nel ponte ologrammi!) "Finalmente
avevo una possibilità di mettere alle strette i due grandi scienziati
della gravità", dice Hawking, "e in particolare Einstein, che non
credeva nella probabilità e che negava che Dio giochi a dadi." Secondo
Hawking "la fantascienza come Star Trek non è solo un buon
divertimento, ma assolve anche uno scopo serio, che è quello di
espandere l'immaginazione umana." E ad espandere l'immaginazione umana
ci riesce benissimo con questo libro Lawrence M. Krauss, professore di
Fisica e Astronomia alla Case Western Reserve University di Cleveland,
che passa in rassegna temi affascinanti come la relatività ristretta e
la relatività generale, lo spazio curvo e i tunnel spaziali, i viaggi
nel tempo e i buchi neri, la meccanica quantistica e l'olografia; il
tutto senza mai usare formule fisiche o matematiche - evidentemente per
non spaventare i lettori più sensibili - ma non rinunciando mai alla
correttezza e alla precisione, aiutandosi, per i concetti più difficili
da esprimere a parole, con una serie di disegni appropriati e
intuitivi. A dire il vero, per una collana che si propone di
intervenire anche contro l'analfabetismo matematico in Italia, qualche
formuletta ci poteva anche stare... ma forse è meglio così, visto che
Krauss con parole, disegni ed esempi, riesce lo stesso a dissipare la
matassa, e in questo si rivela davvero un abile divulgatore. Leggendo
il libro, oltre ad apprezzare ancor di più le geniali trovate dei
creatori di Star Trek, ci si immerge nella fisica di oggi e in quella
di domani. Si viene a scoprire, ad esempio, che seppur con mille
difficoltà (che Krauss analizza una per una) il motore a curvatura che
permette di superare globalmente la velocità della luce un giorno
potrebbe anche esserci; che i viaggi a ritroso nel tempo non sono poi
così impossibili come sembrerebbe a prima vista; che invece il
teletrasporto (nato perché il creatore di Star Trek Gene Roddenberry
non sapeva come fare a far atterrare un'astronave così grande nei
pianeti da visitare ogni settimana) oltre ad essere completamente
impossibile anche in linea di principio a causa dell'indeterminazione
di Heisenberg, porrebbe addirittura problemi filosofici legati al
concetto di anima; che gli ologrammi sono immagini incorporee che non
possono essere solide; che "ogni atomo presente nel nostro corpo fu
creato miliardi di anni fa, nella fornace fiammeggiante di qualche
stella morta da molto tempo" e tante altre cose ancora. Passando da un
concetto all'altro Krauss intreccia gli episodi di Star Trek con le
attuali conoscenze fisiche del mondo. Purtroppo i viaggi interstellari
- e questa è la cattiva notizia - non saranno probabilmente realizzati
neanche nel prossimo millennio, ma "possiamo ascoltare" con i grandi
radiotelescopi in costruzione, alla ricerca di messaggi provenienti da
altri pianeti. E la buona notizia, di conseguenza, è che non dobbiamo
preoccuparci troppo di essere invasi da Klingon o Cardassiani. Un
capitolo viene dedicato a fare il punto sulla ricerca di vita
intelligente extraterrestre e vengono spiegati i concetti di base della
cosmologia e della teoria del Big Bang. Krauss prosegue poi analizzando
le attuali sfide della fisica: come la comprensione della natura della
materia oscura, dell'asimmetria iniziale fra materia e antimateria o
del numero esatto di dimensioni che aveva il nostro universo appena
nato (visto che le teorie delle superstringhe cosmiche indicherebbero
addirittura 26 dimensioni di cui solo quattro non arrotolate su se
stesse!) Il libro contiene anche un utile indice analitico, che può
servire per riferimenti futuri. Insomma non manca davvero nulla e tutto
è spiegato in modo molto chiaro, in modo che chiunque possa conoscere e
apprezzare le frontiere della scienza. Dice infatti l'autore: "Le
nostre esplorazioni dell'universo rappresentano alcune delle scoperte
più notevoli dell'intelletto umano, ed è un peccato che non siano
condivise da un pubblico così grande come quello che gode delle
ispirazioni della grande letteratura, della pittura o della musica."
Krauss conclude il saggio con un paragrafo dedicato agli errori di
fisica che lui ed altri appassionati di Star Trek, analizzando gli
episodi uno per uno, si sono divertiti a trovare. Ed anche questa
indagine è una sorta di allenamento critico per la mente, e insegna
qualcosa sulle leggi della natura che ci circonda. Gli autori di Star
Trek, infatti, hanno anche fatto uso di ricercatori e di scienziati per
ambientare correttamente le loro storie, quindi cercare gli errori di
fisica (non di quella inventata ovviamente, ma di quella nota) non è
poi così semplice.
Vorrei concludere, infine, con un commento sulla serie di Star Trek che
ha ispirato questo libro. Essa ha un merito che va riconosciuto: ha
finalmente proposto una fantascienza ricca di stimoli, di scienza, di
tecnologia e di idee nuove e originali, senza spacciare le solite
sciocche vecchie credenze e superstizioni, o cedere alle facili trame
stracolme di morti di morte violenta che tanto fanno risparmiare in
utilizzo di materia grigia agli sceneggiatori, portando invece la
fantasia... ad arrivare là, dove nessuno è mai giunto prima.
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