Regia: Tony JAA and Panna RITTIKRAI
Anno: 2008
Durata:115'
Qualità: Audio 10 - Video 10
Dimensione File: 1,36 GB(2CD)
TRama:
Alla
fine del XV secolo (l’era Ayutthaya della storia thailandese,
1350-1767), l’ammutinamento di un commando militare porta alla morte
del suo comandante Lord Sihadecho (Santisuk Promsiri) e di sua moglie
(Pattama Panthongphetthai). Il loro giovane figlio Tien (Natdanai
Kongthong) scappa per un pelo ma viene catturato da una banda di
crudeli mercanti di schiavi, che per aver fatto resistenza lo gettano
in una fossa di coccodrilli destinata ai combattimenti di gladiatori.
Tien sconfigge il coccodrillo e viene riscattato da Chernang (Sorapong
Chatree), il capo dei banditi della “Scogliera dell’Ala di Garuda”, il
quale, intuendo che il ragazzo sta sviluppando un animo da guerriero,
lo prende sotto la sua protezione e lo allena in diverse arti marziali.
Anni dopo, ormai cresciuto, Tien (Tony Jaa) parte alla ricerca degli
assassini dei suoi genitori per vendicare la loro morte.
Quella che
segue è una serie infinita di combattimenti senza sosta, tonificanti,
adrenalinici, violenti, imperniati sulle autentiche capacità
dell’attore nelle arti marziali con una minima parte di effetti
speciali. La scena del rito di passaggio è un palcoscenico per l’ottima
padronanza di Tony Jaa della spada giapponese, del kung fu e del Muay
Thai, in rapida successione. Tuttavia, il vero clou del film è la
battaglia finale in cui Jaa affronta l’esercito degli assassini dei
suoi genitori, perde completamente il controllo e combatte utilizzando
sansetsukon (bastone ottagonale snodato simile al nunchaku), spade da
samurai, e perfino la sua personale miscela di kickboxing e delle danze
mascherate khon tipiche della Thailandia.
Attraverso una faticosa
serie di combattimenti, Tony Jaa non smette mai di sbalordire con il
suo personaggio apparentemente invulnerabile. Cade attraverso tetti, si
schianta contro muri, e sopravvive a una fuga di elefanti in preda al
panico (domandoli nel frattempo!). I suoi stunts che mettono a rischio
l’osso del collo incutono soggezione, facendoci sorvolare su alcune
lacune nella trama del film, che non solo sembra avere ben poca
parentela con il primo Ong Bak (l’ambientazione contemporanea di
quest’ultimo indica che ci sono circa 500 anni di distanza tra i due
film), ma che reclama anche un sequel (Ong Bak 3, che Jaa sta già
girando).
In effetti si potrebbe dire che la storia di Ong Bak è
quella dello stesso Tony Jaa: la storia di un maestro di arti marziali
che continua a ispirare ed emozionare con il suo talento ruvido e
creativo.
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