Knights of the Temple II
Il medioevo, con i suoi misteri, le
superstizioni e l’onore dei cavalieri, è stato da sempre una delle
ambientazioni più sfruttate nello sviluppo dei videogames, sarà perché
i duelli furibondi tra i paladini di quel tempo, offrono terreno
fertile per la creazione di scontri che costituiscono il sale di tutti
gli action game, o per la religiosità, forte come in nessun’altra era,
sotto la cui egida si sono commessi soprusi di ogni genere, che
permette di aggiungere quel misticismo senza il quale un RPG avrebbe
vita breve. Abbiamo tirato in ballo questi due generi di gioco, perché
Knights of the temple 2 è un action/RPG in cui vestirete i panni, anzi
l’armatura, di un crociato, Paul De Raque, che, suo malgrado, dovrà
salvare l’umanità. Infatti secoli di violenza e corruzione, hanno
intorpidito gli animi delle persone, che hanno perso progressivamente
la fede e con essa la retta via, ma il nostro crociato andrà alla
ricerca di particolari reliquie per sigillare la porta dell’inferno che
venti anni prima aveva aperto. Queste reliquie sono tre: un occhio
divino, grazie al quale viene rivelata la strada da seguire per
raggiungere la porta, una spada infuocata con cui sconfiggerete ciò che
si cela dietro di essa, e una runa che sigillerà per sempre la sacra
serratura. Come gia detto il gioco è un RPG intermezzato da azioni da
action, praticamente dovrete eseguire indagini che vi porteranno alla
scoperta delle reliquie scomparse. Esplorerete guazzabugli medievali
malsani, appestati da mendicanti malati e ratti, immersi in
un’atmosfera lugubre in cui le persone gettano addirittura i cadaveri
dei defunti in grandi falò in piazza, per evitare che l’epidemia si
diffonda ulteriormente, oppure esplorerete isole assediate dai
saraceni, ridotte a un cumulo di macerie per colpa delle armi d’assedio
giganti che vengono usate. L’azione consiste nell’esplorazione di tre
locations, dove bisognerà parlare con tutti gli abitanti per trovare
indizi che vi facciano proseguire nella ricerca, ma poi una volta
trovati gli oggetti nascosti, il gameplay cambia immergendovi in
battaglie all’arma bianca dove c’e decisamente poco da pensare. Il
nostro caro Paul è un massiccio crociato molto dettagliato, che
trasmette molto bene il peso della sua armatura con movimenti lenti e
potenti, tutti molto fluidi. Avrete la possibilità di potenziare sia i
suoi colpi ordinari, che quelli speciali, spendendo i punti esperienza
accumulati, ma ci sarà anche la possibilità di comperare oggetti utili
ad aumentare la barra dell’energia o curare le varie ferite che
rimedierete durante la storia. Le armi da trovare sono intorno alla
quindicina: oltre alla spada e la balestra con cui inizierete, potrete
seminare morte con scimitarre, mazze, spadoni e asce, ma naturalmente
non ci saranno solo strumenti di offesa, perché anche i numerosi scudi
saranno molto utili soprattutto nelle situazioni di inferiorità
numerica o contro nemici muniti di armi a lunga gittata.
Anche il dettaglio dei nemici è abbastanza alto, certo, non è lo stesso
del protagonista, ma saranno così numerosi che sarebbe impossibile
curarli così tanto, se non altro i programmatori si sono divertiti a
crearne circa venti tipi diversi, tra umani e mostri vari. Anche i
livelli sono stati forniti di un discreto grado di dettaglio,
decisamente poco interattivi, ma le dimensioni sono abbastanza grandi,
per questo apprezzerete molto l’uso delle mappe (che dovranno essere
trovate tra le casse e i forzieri), per orientarvi nella ricerca, non
solo per quanto riguarda la conformazione dei livelli, ma anche per la
posizione delle persone che incontrerete e che dovrete interpellare più
di una volta, infatti i loro nomi rimangono scritti sulla mappa, in
corrispondenza della loro posizione.
Il sonoro è nella norma, le musiche di sottofondo sono in stile carmina
burana e i dialoghi, tutti doppiati in italiano (come i testi per
fortuna), forniscono il giusto coinvolgimento alla storia.
Le mosse sbloccabili sono numerose, così come i potenziamenti per gli
attacchi magici, ma il controllo del personaggio durante i
combattimenti non è proprio immediato, visto che manca soprattutto una
mossa che agisca a 360° per liberarvi dei numerosi nemici che spesso vi
accerchieranno nelle battaglie. Nel complesso gli scontri sono ben
realizzati, anche se forse è un po’ troppo facile prendere colpi e
perdere energia, ma soprattutto bisogna segnalare un neo nell’uso della
telecamera, che a volte è decisamente ingestibile, per questo la
controllerete mooolto spesso con la levetta analogica destra. I menù
sono molto immediati e permettono un discreto grado di potenziamento
del personaggio, in più dovrete combinare insieme alcuni oggetti per
crearne altri utili a proseguire nella storia.
Infine la longevità si attesta su circa 8-10 ore di gioco, e la storia
risulta comunque interessante, con i suoi intrecci di magia nera e
religione che stimolano molto la curiosità.
Insomma KotT2, avrebbe potuto essere davvero un punto di riferimento
per gli action/GDR con le sue atmosfere evocative e l’ambientazione
mistica, l’impavido personaggio è dotato di un buon carisma e la resa
di grafica e sonoro è comunque alta, tutto sommato siamo davanti a un
titolo che si attesta su buoni livelli, ma, si sa, qualsiasi cosa fatta
bene…può essere fatta meglio! Se alla Cauldron correggeranno le pecche
di questo capitolo, quello che lo seguirà sarà un successo.
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Il medioevo, con i suoi misteri, le
superstizioni e l’onore dei cavalieri, è stato da sempre una delle
ambientazioni più sfruttate nello sviluppo dei videogames, sarà perché
i duelli furibondi tra i paladini di quel tempo, offrono terreno
fertile per la creazione di scontri che costituiscono il sale di tutti
gli action game, o per la religiosità, forte come in nessun’altra era,
sotto la cui egida si sono commessi soprusi di ogni genere, che
permette di aggiungere quel misticismo senza il quale un RPG avrebbe
vita breve. Abbiamo tirato in ballo questi due generi di gioco, perché
Knights of the temple 2 è un action/RPG in cui vestirete i panni, anzi
l’armatura, di un crociato, Paul De Raque, che, suo malgrado, dovrà
salvare l’umanità. Infatti secoli di violenza e corruzione, hanno
intorpidito gli animi delle persone, che hanno perso progressivamente
la fede e con essa la retta via, ma il nostro crociato andrà alla
ricerca di particolari reliquie per sigillare la porta dell’inferno che
venti anni prima aveva aperto. Queste reliquie sono tre: un occhio
divino, grazie al quale viene rivelata la strada da seguire per
raggiungere la porta, una spada infuocata con cui sconfiggerete ciò che
si cela dietro di essa, e una runa che sigillerà per sempre la sacra
serratura. Come gia detto il gioco è un RPG intermezzato da azioni da
action, praticamente dovrete eseguire indagini che vi porteranno alla
scoperta delle reliquie scomparse. Esplorerete guazzabugli medievali
malsani, appestati da mendicanti malati e ratti, immersi in
un’atmosfera lugubre in cui le persone gettano addirittura i cadaveri
dei defunti in grandi falò in piazza, per evitare che l’epidemia si
diffonda ulteriormente, oppure esplorerete isole assediate dai
saraceni, ridotte a un cumulo di macerie per colpa delle armi d’assedio
giganti che vengono usate. L’azione consiste nell’esplorazione di tre
locations, dove bisognerà parlare con tutti gli abitanti per trovare
indizi che vi facciano proseguire nella ricerca, ma poi una volta
trovati gli oggetti nascosti, il gameplay cambia immergendovi in
battaglie all’arma bianca dove c’e decisamente poco da pensare. Il
nostro caro Paul è un massiccio crociato molto dettagliato, che
trasmette molto bene il peso della sua armatura con movimenti lenti e
potenti, tutti molto fluidi. Avrete la possibilità di potenziare sia i
suoi colpi ordinari, che quelli speciali, spendendo i punti esperienza
accumulati, ma ci sarà anche la possibilità di comperare oggetti utili
ad aumentare la barra dell’energia o curare le varie ferite che
rimedierete durante la storia. Le armi da trovare sono intorno alla
quindicina: oltre alla spada e la balestra con cui inizierete, potrete
seminare morte con scimitarre, mazze, spadoni e asce, ma naturalmente
non ci saranno solo strumenti di offesa, perché anche i numerosi scudi
saranno molto utili soprattutto nelle situazioni di inferiorità
numerica o contro nemici muniti di armi a lunga gittata.
Anche il dettaglio dei nemici è abbastanza alto, certo, non è lo stesso
del protagonista, ma saranno così numerosi che sarebbe impossibile
curarli così tanto, se non altro i programmatori si sono divertiti a
crearne circa venti tipi diversi, tra umani e mostri vari. Anche i
livelli sono stati forniti di un discreto grado di dettaglio,
decisamente poco interattivi, ma le dimensioni sono abbastanza grandi,
per questo apprezzerete molto l’uso delle mappe (che dovranno essere
trovate tra le casse e i forzieri), per orientarvi nella ricerca, non
solo per quanto riguarda la conformazione dei livelli, ma anche per la
posizione delle persone che incontrerete e che dovrete interpellare più
di una volta, infatti i loro nomi rimangono scritti sulla mappa, in
corrispondenza della loro posizione.
Il sonoro è nella norma, le musiche di sottofondo sono in stile carmina
burana e i dialoghi, tutti doppiati in italiano (come i testi per
fortuna), forniscono il giusto coinvolgimento alla storia.
Le mosse sbloccabili sono numerose, così come i potenziamenti per gli
attacchi magici, ma il controllo del personaggio durante i
combattimenti non è proprio immediato, visto che manca soprattutto una
mossa che agisca a 360° per liberarvi dei numerosi nemici che spesso vi
accerchieranno nelle battaglie. Nel complesso gli scontri sono ben
realizzati, anche se forse è un po’ troppo facile prendere colpi e
perdere energia, ma soprattutto bisogna segnalare un neo nell’uso della
telecamera, che a volte è decisamente ingestibile, per questo la
controllerete mooolto spesso con la levetta analogica destra. I menù
sono molto immediati e permettono un discreto grado di potenziamento
del personaggio, in più dovrete combinare insieme alcuni oggetti per
crearne altri utili a proseguire nella storia.
Infine la longevità si attesta su circa 8-10 ore di gioco, e la storia
risulta comunque interessante, con i suoi intrecci di magia nera e
religione che stimolano molto la curiosità.
Insomma KotT2, avrebbe potuto essere davvero un punto di riferimento
per gli action/GDR con le sue atmosfere evocative e l’ambientazione
mistica, l’impavido personaggio è dotato di un buon carisma e la resa
di grafica e sonoro è comunque alta, tutto sommato siamo davanti a un
titolo che si attesta su buoni livelli, ma, si sa, qualsiasi cosa fatta
bene…può essere fatta meglio! Se alla Cauldron correggeranno le pecche
di questo capitolo, quello che lo seguirà sarà un successo.
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