Phase IV
di Saul Bass (1974 USA 86')
con Ants (!), Nigel Davenport, Michael Murphy,
Lynne Frederick, Alan Gifford, Helen Horton
Un'arcana congiunzione astrale determina il sovvertimento dei
tradizionali equilibri millenari all'interno di una moltitudine di
colonie di formiche in una sperduta zona dell'Arizona. Qualcosa,
probabilmente di origine aliena, ha provocato un cambiamento nelle
abitudini delle formiche, ora in grado di cooperare tra specie diverse,
organizzandosi con incredibile abilità, riuscendo a neutralizzare e
divorare i tradizionali predatori, quali le tarantole e le mantidi
religiose, arrivando perfino ad attaccare gli esseri umani. L'Istituto
Nazionale Americano di Ricerca invia sul posto due scienziati per
studiare lo strano fenomeno, fornendoli della strumentazione necessaria
ad impiantare una base simil-spaziale, mirabilmente dotata di
apparecchiature all'avanguardia, mentre la zona interessata dal
cataclisma viene prudentemente evacuata. Le formiche sembrano riuscire
a comunicare tra loro attraverso un linguaggio articolato e complesso,
operando con straordinaria astuzia e ingegnosità, come guidate da
un'intelligenza superiore, identificata da uno dei due scienziati nella
nascosta Regina Madre. Inoltre queste formiche, all'apparenza identiche
alle abituali, riescono a produrre degli inquietanti formicai simili a
menhir, ancestrali e minacciosi megaliti monolitici disposti a formare
quasi un tempio oscuro, echeggiante le visioni di Stonehenge. Altra
loro capacità misteriosa e conturbante è quella di modellare nel grano
figure geometriche perfette, gli ermetici crop circle, in cui le piante
di grano vengono miracolosamente piegate delicatamente, tutte nella
stessa direzione e mai spezzate.
Le capacità di adattamento, abnegazione e tattica guerresca di queste
formiche sono evolute ai massimi livelli e permettono loro di
escogitare soluzioni neutralizzanti per i deflagranti attacchi portati
dai due scienziati basati su veleni devastanti e su evolute tecniche di
trasmissione acustica, atte teoricamente a far impazzire i processi
sensoriali delle formiche. Anzi le formiche si portano decise al
contrattacco, costruendo un cerchio di piramidi a specchio in grado di
riflettere la luce solare sulla base spaziale, facendo così salire la
temperatura a livelli capaci di disinnescare il funzionamento dei
temibili computer terrestri.
La fase IV del titolo è quella in cui le formiche avranno acquisito il
controllo totale del pianeta, ma per farlo hanno bisogno di uno
stratagemma, che vediamo nell'enigmatico finale aperto, che suggella
alla perfezione la pellicola, cogliendo il mistero e donandole la
complessità di un testo di filosofia metafisica.
E' il primo e unico lungometraggio di Saul Bass, celebre grafico,
osannato per i suoi affascinanti titoli di testa di film epocali come
"L'uomo dal braccio d'oro" e "Anatomia di un omicidio", ma anche autore
dell'indimenticabile sequenza di apertura di "Vertigo" di Hitchcock e
ideatore e regista della seminale sequenza sotto la doccia di "Psycho".
Il film è tratto da un romanzo di Barry Malzberg ed è tuttora
sconosciuto ai più, disperso inspiegabilmente in un limbo di oscurità.
Costò al regista, che lo produsse e ne curò anche la distribuzione, i
sudati risparmi di una vita e il flop commerciale riscontrato al
botteghino causò il suo definitivo abbandono del cinema in veste di
autore, se si eccettuano alcuni successivi cortometraggi. Ciò che
permea la pellicola di un'aura metafisica e apocalittica sono
soprattutto le ipnotiche e suggestive riprese documentaristiche di Ken
Middleham, all'interno dei lisergici cunicoli dei formicai, che
riescono a rendere le più sottili sfacettature del comportamento
risoluto ed efficace delle formiche, ma anche a farci balenare davanti
agli occhi la loro psicologia più intima, ben servite da musiche
straordinariamente evocative ad opera di Brian Gascoigne e Stomu
Yamashita.
Poco importa se i dialoghi e la recitazione dei protagonisti in alcune
parti sono claudicanti...un'umanità sull'orlo dell'estinzione non può
certo produrre dialoghi illuminanti! Le formiche, o più in generale gli
insetti, sopravviveranno al genere umano, questo è poco, ma sicuro...
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Buona visione!