Un film di Luchino Visconti.
Con
Helmut Berger, Trevor Howard, Romy Schneider, Silvana Mangano, Adriana
Asti, ALBERTO Plebani, Gert Fröbe, Nora Ricci, Umberto Orsini, Clara
Colosimo, Maurizio Bonuglia, Helmut Griem, Carla Mancini, Marc Porel,
Mark Burns, Alexander Allerson.
Genere Storico, colore 234 (185) minuti.
Produzione Italia, Germania 1973.
A/V 9/9
Di
Ludwig di Wittelsbach (già portato sullo schermo da Dieterle, Käutner e
Syberberg), re di Baviera dal 1864 al 1886 quando fu deposto dal
Consiglio di Stato siccome infermo di mente, che aiutò munificamente
Wagner, costruì castelli di favola e morì in circostanze misteriose,
Visconti ha cercato di fare un personaggio di tragedia attraverso le
stazioni di un mistico, contraddittorio, sonnambolico calvario. Il film
più scaligero e operistico di un grande illustratore dell'Ottocento,
ammirevole nella pietas per i personaggi e nella dolorosa sincerità
dell'autobiografismo indiretto che trasfigurano il monumentalismo
decorativo (fotografia di A. Nannuzzi), il trionfalismo scenografico,
l'orgiastica cura delle suppellettili. Distribuito in un'edizione di 3
ore, 7 anni dopo fu reintegrato nel montaggio originale di quasi 4 ore.
Musiche di R. Schumann, R. Wagner, J. Offenbach, dirette da Franco
Mannino.
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