Titolo originale: La Môme
Nazione: Francia, Gran Bretagna, Repubblica Ceca
Anno: 2007
Genere: Drammatico
Durata: 140'
Regia: Olivier Dahan
Cast: Marion Cotillard, Sylvie Testud, Gérard Depardieu, Jean-Paul Rouve, Pascal Greggory
audio/video: 10
Dati tecnici:
Audio: AC3 ITA/FRA
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FourCC: DX50
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Subtitles: ITA
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Trama:
La
vita della straordinaria cantante transalpina e le difficoltà che ha
incontrato sin da bambina, quando fu costretta a crescere nel bordello
gestito dalla nonna paterna. Scoperta dal proprietario di un night, ben
presto la sua voce e le sue canzoni la resero famosa da una parte
all'altra dell'oceano Atlantico...
Commenti:
"Quand il
me prend dans ses bras, Qu'il me parle tout bas, Je vois la vie en
rose…" cantava Edith Piaf nella canzone che dona il titolo a questo
bio-pic a lei dedicato. Una donna con una vita che di rosa ha ben poco:
una salute cagionevole, un'infanzia passata tra bordelli e
saltimbanchi, una vita sempre segnata da eccessi e da una dose di
sfortuna capace di far diventare scaramantico anche l'ultimo degli
illuministi e finita a soli 48 anni a causa di una broncopolmonite.
Una
vita costellata di fatti drammatici che Olivier Dahan scrive e dirige
senza voler essere didascalico, ma cercando di dare un'interpretazione
al tutto e non una semplice costruzione temporale. Ecco quindi che fin
dall'inizio la storia si svolge su più piani temporali, la gioventù è
legata al declino (fisico, mai artistico), il successo all'incapacità
di vivere una vita "normale" che sempre l'ha accompagnata. Si viaggia
per associazioni di idee, come un collage: per andare dal rosso al
giallo, si deve passare per l'arancione. La colonna sonora è ovviamente
fondamentale. Dahal ha il merito di non farla mai diventare l'apice di
un qualsiasi spezzone, ma sempre una (splendida) conseguenza, o più
semplice accompagnamento. Al centro c'è la Piaf, non le sue canzoni. E
così si spiega la splendida scelta di non far sentire la voce della
protagonista proprio nel momento in cui si esibisce per la prima volta
con un grande pubblico, la prima tappa della sua ascesa, per
sostituirla con un sottofondo stile carillon che lega concettualmente
l'evento alla dolcezza dell'infanzia (in fondo la Piaf sembra sempre
una bambina nel film).
Un film bello, ricco di trovate registiche
interessanti che evita di fare un'apologia (data l'importanza della
Piaf in Francia era possibile cadere nella trappola), ma dando una
precisa idea della donna che si celava dietro quella voce così ricca.
Stona giusto un poco la scelta di fare vedere la morte della figlia
solo a fine film, quando è chiaro che si è trattato di un evento che ha
segnato ogni attimo della vita futura della Piaf, e la storia d'amore
con il pugile Marcel Cerdan.
Marion Cotillard, splendida in
"Un'ottima annata", diventa una superba Piaf a scapito dell'estetica.
La voce quando canta è di Jil Aigrot, ma lei come attrice è comunque
bravissima. Ottimo anche il resto del cast. I sottotitoli ci sono solo
per le canzoni il cui testo ha una particolare importanza a livello
narrativo.
La frase: "La sua voce è come l'aria di Parigi. Lei mi ha fatto viaggiare, lei mi ha fatto piangere".
Vi invito a leggere i tantissimi commenti sun uno dei tanti siti cinematografici, [Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link].
Attenzione: questo film contiene le due tracce audio perchè l'originale è strepitoso! Sottotitoli in italiano.
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