un film di Mario Bava
con
Andrea Checchi, Ivo Garrani, John Richardson, Arturo Dominici, Barbara
Steele, Antonio Pierfederici, Clara Bindi, Tino Bianchi, Mario
Passante.
Genere: Horror
Durata 84 minuti circa
Italia 1960.
Nella
Moldavia del Seicento la principessa Asa è condannata e giustiziata per
stregoneria col suo amante e sepolta nella tomba di famiglia. Due
secoli dopo due medici russi in viaggio la riportano casualmente in
vita. La strega cerca di impossessarsi di Katia, una sua discendente
che le somiglia come una gemella. Vagamente ispirato al racconto Il vij
dell'ucraino Nikolaj V. Gogol', è l'esordio nella regia di M. Bava
(1914-80), grande direttore della fotografia e geniale mago di trucchi,
che qui, appoggiandosi a un suggestivo apparato scenografico, esaltato
da una fotografia virtuosistica che determina l'atmosfera, gli spazi,
le emozioni, si cimenta in un esercizio di delirante necrofilia,
imperniata sul “tema della sessualità femminile ... torna a sfidare
l'ordine e la repressione” (Renato Venturelli). Grande successo
internazionale, il film contribuì al lancio di B. Steele. Rifatto per
la TV a colori da Lamberto Bava, figlio di Mario.
Questa in
poche parole la trama del capolavoro gotico di Mario Bava, che con “La
Maschera del Demonio firma uno dei migliori horror di sempre, pregno di
atmosfere magiche e fonte d'ispirazione per una serie infinita di
grandi registi fra cui Tim Burton e Martin Scorsese (e scusate se è
poco!), i quali ne hanno sempre ammirato lo splendore visivo e le
magnifiche immagini che la meravigliosa fotografia dello stesso Bava
esalta fino a far entrare l'arte pura - pittorica e non - in un film di
genere, cosa quasi impensabile per il periodo.
A/V: 9
CITAZIONE
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