Tom Clancy's Splinter Cell - Raccolta
Splinter Cell:
Il primo capitolo della famosa serie che vede come protagonista sam
fisher.Inviato nella ex-Unione Sovietica per avere notizie di due
agenti segreti scomparsi improvvisamente, Sam Fisher si trova ben
presto a che fare con un pericolo molto più grande di alcuni russi
guerrafondai. Un pericolo narrato dettagliatamente attraverso documenti
scritti, spezzoni video (solo tra una missione e l'altra, ma di bassa
qualità) e dialoghi tra i moltissimi personaggi.
Nei panni del primo agente di Third Echelon sul campo, dovremo seguire
gli ordini inviati di continuo dagli USA via radio e completare con la
massima percentuale di successo ogni singolo obiettivo, attirando la
minima attenzione possibile dai cosiddetti "indesiderati" (nemici,
passanti o altri estranei in generale). Per riuscire nell'impresa
potremo contare su un ventaglio di movimenti davvero ampio che rende
Sam Fisher un buon candidato al prossimo film sull'Uomo Ragno. Oltre a
correre, fare capriole e arrampicarsi su quasi ogni superficie, Sam
Fisher può saltare di rimbalzo sui muri, restare sospeso in spaccata
(ovviamente tra due pareti), scassinare ogni tipo di porta, calarsi via
cavo elastico da ogni tetto e altro ancora.
Scoprire ogni mossa disponibile rappresenta effettivamente un piccolo
gioco-nel-gioco agli inizi, nonostante il sistema di controllo faccia
di tutto per rendere ingestibile anche la semplice camminata in senso
longitudinale.
Fortunatamente, con il tempo si imparano a usare tutti i comandi
disponibili, benché talvolta permanga la sensazione che alcuni
controlli siano presenti esclusivamente per far numero (per esempio la
camminata normale, inutile, e quella silenziosa) e non per vera
utilità. Al grilletto destro è affidato il fuoco primario, a quello
sinistro il secondario mentre i tasti frontali si occupano di gestire
l'inventario, il salto e l'utilizzo delle armi.
Le due leve analogiche controllano rispettivamente il movimento del
personaggio e la telecamera che, è bene specificarlo sin d'ora, rimane
sempre in totale controllo del giocatore. Se avete già perso il conto
dei comandi presenti, aggraviamo la situazione segnalando il pad
digitale, utilizzato per passare dalle varie modalità del visore in
dotazione a Fisher ossia notturna, termica e così via. Nonostante la
quantità di controlli degna di un simulatore di volo per principianti,
Splinter Cell riesce a imporsi sin dai primi minuti per una qualità
raramente vista in questo settore: l'innovazione nelle meccaniche di
gioco. Non si tratta di originalità, ma dei sistemi adottati per
riprodurre situazioni già viste che però il giocatore deve affrontare
in modi del tutto innovativi. Una citazione è d'obbligo per il metodo
con cui vanno scassinate le porte che va controllato direttamente
ruotando con delicatezza lo stick sinistro fino a sentire una serie di
scatti (e vibrazioni sul joypad) in perfetta armonia: solo così avremo
ragione della serratura e potremo avanzare nella missione. Questo
piccolo estratto ci porta a un argomento altrettanto importante: i
gadget in dotazione al protagonista.
link MU:
funziona senza crack:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Splinter Cell : Pandora Tomorrow
Sam Fisher è tornato nuovamente sui nostri schermi. Questa volta nei
panni del solito agente speciale armato di tutto punto, dovremo
debellare una minaccia terroristica che mira a compiere attentati
batteriologici in territorio americano. Il nostro nuovo compito ci
porterà a completare degli obiettivi in territorio indonesiamo,
israeliano, francese e americano. La trama per quanto non riservi mai
dei colpi di scena eclatanti, è coerente con i romanzi letterari del
buon Tom Clancy e l'aria che si respira è proprio quella di un romanzo
di fantapolitica. Ci ritroveremo così a penetrare nelle basi nemiche,
recuperare dei piani di attacco o entrare nuovamente in possesso di una
nostra arma. Definire Splinter Cell un semplice sparatutto sarebbe una
grave pecca che non renderebbe giustizia ad un titolo capace di
ridefinire il genere stealth. Nei panni di Sam Fisher infatti lo scopo
principale non sarà eliminare a testa bassa tutti i nemici che ci
ritroveremo di fronte, ma raggiungere gli obiettivi definiti nel
briefing muovendosi opportunamente nell'ombra. Grazie alle abilità del
nostro alter ego potremo sfruttare le zone d'ombra per nasconderci alla
vista dei terroristi che pattuglieranno stanze, strade ed edifici.
Ovviamente, per non destare sospetti, dovremo muoverci anche
silenziosamente, tramortendo i nemici alle spalle o utilizzando armi
con il silenziatore. Splinter Cell è infatti un gioco dove è importante
ragionare, sfruttare l'ambiente circostante al fine di evitare il più
possibile lo scontro a fuoco quasi sempre a nostro svantaggio. Gli
avversari in questo seguito sono ora più intelligenti e guardinghi. Si
muovono per gli scenari con molto sospetto e non esitano a chiamare
rinforzi quando avvertono qualche pericolo. Uno dei difetti del primo
Splinter Cell riguardava per l'appunto l'IA degli avversari non sempre
realistica. Questi si comportavano come "marionette" seguendo delle
regole comportamentali spesso un po' rigide. Gli sviluppatori in questo
Pandora Tomorrow hanno sicuramente reso più interessanti gli avversari
che in qualche rara occasione sembrano quasi "intelligenti". Siamo
infatti rimasti stupefatti quando, sbadatamente, abbiamo puntato la
nostra arma con mirino laser sul muro; le guardie davanti a noi, si
sono infatti accorte del puntatore rosso sul muro e hanno fatto
scattare con prontezza l'allarme. Spettacolare! Ora sarà ancora più
importante studiare a fondo la conformazione dei livelli in modo da
evitare errori compromettenti. Questo sarà possibile grazie alla nuova
funzione del nostro visore, che non solo ci permetterà di vedere al
buio e di distinguere i corpi che emanano calore, ma anche di
effettuare un accurato zoom: utilissimo quando si ha a che fare con
mercenari armati e ben addestrati. A tutto questo si aggiunga anche il
fatto che alcuni nostri avversari sono ora dotati di visore notturno e
che quindi potranno scovarci anche al buio.
link MU:
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link]
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Splinter Cell: Chaos Theory
am, al centro del palco, abbassa gli occhi in un gesto a metà tra il
melodrammatico e l'autocelebrazione. Le luci si abbassano e finalmente
il buio lo avvolge. Splinter Cell: Chaos Theory è finito. Applausi. La
regola del “vincere è facile, il difficile è vincere di nuovo”,
applicata a dovere nel mondo calcistico, sembra essere ormai una
costante nell'universo Fisheriano, che vince ancora una volta, pur
senza stravolgere molto nella formula che ha portato l'agente segreto
di casa Ubisoft ai vertici delle classifiche di gradimento (e di
vendite, chiaramente), nel giro di tre episodi che hanno in parte
riscritto le regole degli stealth games. Chaos Theory conferma quanto
di buono intravisto in Pandora Tomorrow, sembrato in realtà ai più uno
Splinter Cell “1.5”, che non un vero e proprio seguito del primo,
eccellente, episodio. La terza avventura di Sam riprende e amplia
quanto accennato in PT, andando in profondità proprio nel concetto di
libertà d'interpretazione, nella differenziazione dell'approccio, nel
plasmarsi ad immagine e somiglianza del giocatore, incedendo ai suoi
voleri, fossero essi maggiormente stealth o action. Fate il vostro
gioco, direbbe qualcuno.
Anzi, a ben guardare, Chaos Theory tende a provocare il giocatore, a
mettergli sul piatto diverse opzioni d'approccio, chiedendogli ad
inizio missione di scegliere l'armamentario da portarsi appresso, il
trucco di scena secondo cui si mostrerà maggiormente stealth o cederà
al lato “oscuro” , mietendo vittime ad ogni scenario, in barba agli
allarmi che suonano o ai richiami del buon Lambert che ancora una volta
guiderà il nostro eroe dal sicuro della sua base logistica (questa
volta coadiuvato da un expertise di tutto rispetto). Scelto il trucco
di scena, si apre ai nostri occhi un impianto scenico difficilmente
comparabile a quanto visto finora nei precedenti Splinter Cell. La
rinnovata (e maggiormente accessibile) potenza delle schede grafiche
attuali viene presa d'assalto dai tecnici Ubisoft che ne abusano in
tutti i modi, ricoprendo scenografie e strutture poligonali con texture
al di sopra delle righe, che fanno uso e abuso di pixel shader 3.0,
bump e normal mapping. Non si preoccupino, però, coloro che ancora non
hanno provveduto al rinverdire il proprio sistema, visto che sono
comunque presenti gli altrettanto efficaci pixel shader 1.1, a rendere
la scena comunque fluida ma decisamente meno spettacolare.
link MU:
Prima di giocarci applicare la patch all'interno e sostituire la crack
, altrimenti la starforce vi bloccherà il pc. Non mi prendo
responsabilità per chi non segue questa procedura.La patch è ufficiale
della Ubisoft quindi non vi preoccupate
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Password:
samfisher
Splinter Cell:
Il primo capitolo della famosa serie che vede come protagonista sam
fisher.Inviato nella ex-Unione Sovietica per avere notizie di due
agenti segreti scomparsi improvvisamente, Sam Fisher si trova ben
presto a che fare con un pericolo molto più grande di alcuni russi
guerrafondai. Un pericolo narrato dettagliatamente attraverso documenti
scritti, spezzoni video (solo tra una missione e l'altra, ma di bassa
qualità) e dialoghi tra i moltissimi personaggi.
Nei panni del primo agente di Third Echelon sul campo, dovremo seguire
gli ordini inviati di continuo dagli USA via radio e completare con la
massima percentuale di successo ogni singolo obiettivo, attirando la
minima attenzione possibile dai cosiddetti "indesiderati" (nemici,
passanti o altri estranei in generale). Per riuscire nell'impresa
potremo contare su un ventaglio di movimenti davvero ampio che rende
Sam Fisher un buon candidato al prossimo film sull'Uomo Ragno. Oltre a
correre, fare capriole e arrampicarsi su quasi ogni superficie, Sam
Fisher può saltare di rimbalzo sui muri, restare sospeso in spaccata
(ovviamente tra due pareti), scassinare ogni tipo di porta, calarsi via
cavo elastico da ogni tetto e altro ancora.
Scoprire ogni mossa disponibile rappresenta effettivamente un piccolo
gioco-nel-gioco agli inizi, nonostante il sistema di controllo faccia
di tutto per rendere ingestibile anche la semplice camminata in senso
longitudinale.
Fortunatamente, con il tempo si imparano a usare tutti i comandi
disponibili, benché talvolta permanga la sensazione che alcuni
controlli siano presenti esclusivamente per far numero (per esempio la
camminata normale, inutile, e quella silenziosa) e non per vera
utilità. Al grilletto destro è affidato il fuoco primario, a quello
sinistro il secondario mentre i tasti frontali si occupano di gestire
l'inventario, il salto e l'utilizzo delle armi.
Le due leve analogiche controllano rispettivamente il movimento del
personaggio e la telecamera che, è bene specificarlo sin d'ora, rimane
sempre in totale controllo del giocatore. Se avete già perso il conto
dei comandi presenti, aggraviamo la situazione segnalando il pad
digitale, utilizzato per passare dalle varie modalità del visore in
dotazione a Fisher ossia notturna, termica e così via. Nonostante la
quantità di controlli degna di un simulatore di volo per principianti,
Splinter Cell riesce a imporsi sin dai primi minuti per una qualità
raramente vista in questo settore: l'innovazione nelle meccaniche di
gioco. Non si tratta di originalità, ma dei sistemi adottati per
riprodurre situazioni già viste che però il giocatore deve affrontare
in modi del tutto innovativi. Una citazione è d'obbligo per il metodo
con cui vanno scassinate le porte che va controllato direttamente
ruotando con delicatezza lo stick sinistro fino a sentire una serie di
scatti (e vibrazioni sul joypad) in perfetta armonia: solo così avremo
ragione della serratura e potremo avanzare nella missione. Questo
piccolo estratto ci porta a un argomento altrettanto importante: i
gadget in dotazione al protagonista.
link MU:
funziona senza crack:
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Splinter Cell : Pandora Tomorrow
Sam Fisher è tornato nuovamente sui nostri schermi. Questa volta nei
panni del solito agente speciale armato di tutto punto, dovremo
debellare una minaccia terroristica che mira a compiere attentati
batteriologici in territorio americano. Il nostro nuovo compito ci
porterà a completare degli obiettivi in territorio indonesiamo,
israeliano, francese e americano. La trama per quanto non riservi mai
dei colpi di scena eclatanti, è coerente con i romanzi letterari del
buon Tom Clancy e l'aria che si respira è proprio quella di un romanzo
di fantapolitica. Ci ritroveremo così a penetrare nelle basi nemiche,
recuperare dei piani di attacco o entrare nuovamente in possesso di una
nostra arma. Definire Splinter Cell un semplice sparatutto sarebbe una
grave pecca che non renderebbe giustizia ad un titolo capace di
ridefinire il genere stealth. Nei panni di Sam Fisher infatti lo scopo
principale non sarà eliminare a testa bassa tutti i nemici che ci
ritroveremo di fronte, ma raggiungere gli obiettivi definiti nel
briefing muovendosi opportunamente nell'ombra. Grazie alle abilità del
nostro alter ego potremo sfruttare le zone d'ombra per nasconderci alla
vista dei terroristi che pattuglieranno stanze, strade ed edifici.
Ovviamente, per non destare sospetti, dovremo muoverci anche
silenziosamente, tramortendo i nemici alle spalle o utilizzando armi
con il silenziatore. Splinter Cell è infatti un gioco dove è importante
ragionare, sfruttare l'ambiente circostante al fine di evitare il più
possibile lo scontro a fuoco quasi sempre a nostro svantaggio. Gli
avversari in questo seguito sono ora più intelligenti e guardinghi. Si
muovono per gli scenari con molto sospetto e non esitano a chiamare
rinforzi quando avvertono qualche pericolo. Uno dei difetti del primo
Splinter Cell riguardava per l'appunto l'IA degli avversari non sempre
realistica. Questi si comportavano come "marionette" seguendo delle
regole comportamentali spesso un po' rigide. Gli sviluppatori in questo
Pandora Tomorrow hanno sicuramente reso più interessanti gli avversari
che in qualche rara occasione sembrano quasi "intelligenti". Siamo
infatti rimasti stupefatti quando, sbadatamente, abbiamo puntato la
nostra arma con mirino laser sul muro; le guardie davanti a noi, si
sono infatti accorte del puntatore rosso sul muro e hanno fatto
scattare con prontezza l'allarme. Spettacolare! Ora sarà ancora più
importante studiare a fondo la conformazione dei livelli in modo da
evitare errori compromettenti. Questo sarà possibile grazie alla nuova
funzione del nostro visore, che non solo ci permetterà di vedere al
buio e di distinguere i corpi che emanano calore, ma anche di
effettuare un accurato zoom: utilissimo quando si ha a che fare con
mercenari armati e ben addestrati. A tutto questo si aggiunga anche il
fatto che alcuni nostri avversari sono ora dotati di visore notturno e
che quindi potranno scovarci anche al buio.
link MU:
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Splinter Cell: Chaos Theory
am, al centro del palco, abbassa gli occhi in un gesto a metà tra il
melodrammatico e l'autocelebrazione. Le luci si abbassano e finalmente
il buio lo avvolge. Splinter Cell: Chaos Theory è finito. Applausi. La
regola del “vincere è facile, il difficile è vincere di nuovo”,
applicata a dovere nel mondo calcistico, sembra essere ormai una
costante nell'universo Fisheriano, che vince ancora una volta, pur
senza stravolgere molto nella formula che ha portato l'agente segreto
di casa Ubisoft ai vertici delle classifiche di gradimento (e di
vendite, chiaramente), nel giro di tre episodi che hanno in parte
riscritto le regole degli stealth games. Chaos Theory conferma quanto
di buono intravisto in Pandora Tomorrow, sembrato in realtà ai più uno
Splinter Cell “1.5”, che non un vero e proprio seguito del primo,
eccellente, episodio. La terza avventura di Sam riprende e amplia
quanto accennato in PT, andando in profondità proprio nel concetto di
libertà d'interpretazione, nella differenziazione dell'approccio, nel
plasmarsi ad immagine e somiglianza del giocatore, incedendo ai suoi
voleri, fossero essi maggiormente stealth o action. Fate il vostro
gioco, direbbe qualcuno.
Anzi, a ben guardare, Chaos Theory tende a provocare il giocatore, a
mettergli sul piatto diverse opzioni d'approccio, chiedendogli ad
inizio missione di scegliere l'armamentario da portarsi appresso, il
trucco di scena secondo cui si mostrerà maggiormente stealth o cederà
al lato “oscuro” , mietendo vittime ad ogni scenario, in barba agli
allarmi che suonano o ai richiami del buon Lambert che ancora una volta
guiderà il nostro eroe dal sicuro della sua base logistica (questa
volta coadiuvato da un expertise di tutto rispetto). Scelto il trucco
di scena, si apre ai nostri occhi un impianto scenico difficilmente
comparabile a quanto visto finora nei precedenti Splinter Cell. La
rinnovata (e maggiormente accessibile) potenza delle schede grafiche
attuali viene presa d'assalto dai tecnici Ubisoft che ne abusano in
tutti i modi, ricoprendo scenografie e strutture poligonali con texture
al di sopra delle righe, che fanno uso e abuso di pixel shader 3.0,
bump e normal mapping. Non si preoccupino, però, coloro che ancora non
hanno provveduto al rinverdire il proprio sistema, visto che sono
comunque presenti gli altrettanto efficaci pixel shader 1.1, a rendere
la scena comunque fluida ma decisamente meno spettacolare.
link MU:
Prima di giocarci applicare la patch all'interno e sostituire la crack
, altrimenti la starforce vi bloccherà il pc. Non mi prendo
responsabilità per chi non segue questa procedura.La patch è ufficiale
della Ubisoft quindi non vi preoccupate
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