Titolo originale: Il barbiere di Siviglia
Nazione: ITA/GER
Anno: 1988
Genere: Musicale
Durata: 140'
Regia: Jean-Pierre Ponnelle
Direzione: Claudio Abbado
Cast: Herman Prey, Teresa Berganza, Luigi Alva, Enzo Dara, Paolo Montarsolo, Orchestra e Coro del Teatro Alla Scala di Milano
Produzione: Deutsche Grammophon
audio/video: 10
Dati tecnici:
Audio: AC3
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FourCC: DX50
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Subtitles: Ita, Eng, Esp, Ger, Fra
Trama:
Il Conte Almaviva è follemente innamorato di Rosina, la pupilla del Dottor Bartolo; costui conta di sposarla, perciò la tiene segregata. Al termine della serenata che il Conte canta sotto il balcone della sua bella (Ecco ridente in cielo/spunta la bell’aurora) arriva Figaro, barbiere di Bartolo, uomo astuto e gioioso, che canta a squarciagola (Largo al factotum della città).
Almaviva mette al corrente Figaro sulla ragione della sua presenza in quel luogo ed il desiderio di riuscire ad entrare nella casa.
Equivoci, travestimenti, gelosie ed avidità varie fanno di questa strepitosa "Opera Buffa" uno spaccato quasi goldoniano, ma al contempo ingenuo, della buona società dell'epoca. La musica di Rossini esplode in una girandola pirotecnica mettendo in luce ogni sfaccettatura delle complesse personalità dei personaggi. Incredibile la sua capacità, che lo accomuna a Mozart, di rendere armoniche decine di voci che "parlano" contemporaneamente senza diventare chiasso.
Il barbiere di Siviglia è un'opera lirica di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini tratto dalla commedia omonima di Beaumarchais.
Il titolo originale è Almaviva, o sia l'inutile precauzione. Il libretto era stato già musicato l'anno prima da Francesco Morlacchi. Prima di lui, Giovanni Paisiello aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782.
La prima rappresentazione ebbe luogo il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina, a Roma, e terminò fra i fischi. A provocarli, secondo i pettegolezzi dell'epoca, sarebbero stati gli impresari di un teatro concorrente, il Teatro Valle; secondo altri, la colpa fu di alcuni seguaci di Paisiello e della sua versione dell'opera. Il solo annuncio che Rossini stava preparando una nuova versione del Barbiere di Siviglia aveva suscitato non poche polemiche, anche in considerazione del fatto che all'epoca Paisiello era ancora vivo.
Il fiasco della prima fu però riscattato immediatamente dal successo delle repliche, e l'opera di Rossini finì presto per oscurare la precedente versione di Paisiello.
Questo film ha la magica capacità di mostrarci un'opera, che ha avuto una trentina di anni di repliche, com'era prima di perdere il suo smalto. Un Abbado giovanissimo (almeno di aspetto) ci accompagna in un'interpretazione che da sola basterebbe a gridare al capolavoro.
Non si fa a tempo ad abituarsi all'eccezionale livello del direttore d'orchestra che, quasi inaspettatamente, ci avvolge la voce di un bravissimo Luigi Alva e di un gigante come Herman Prey! Metterci anche la Berganza è un colpo di puro genio.
Quello che più stupisce è la capacità recitativa di tutti i cantanti; è vero che anche sul palco devono recitare ma qui dimostrano di essere davvero dei protagonisti dello spettacolo.
Da vedere, rivedere, ririvedere... e magari anche da far vedere agli altri!
Per mantenere una dimensione accettabile del file, ho accettato di ridurre la qualità appena sotto il mio livello solito (HIGH/HIGH/HIGH). Questo è stato possibile solo perchè si tratta di un film senza scene di azione veloci. Il risultato è stato, comunque, assolutamente perfetto!
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