:::SCHEDA:::
Un film di Jaume Collet-Serra. Con Vera Farmiga, Peter Sarsgaard, Isabelle Fuhrman, CCH Pounder, Jimmy Bennett
Aryana
Engineer, Rosemary Dunsmore, Jamie Young, Lorry Ayers, Brendan Wall,
Genelle Williams, Mustafa Abdelkarim, Landon Norris, Margo Martindale,
Karel Roden
Horror, durata 123 min. - USA, Canada 2009. - Warner Bros Italia uscita venerdì 16 ottobre 2009. - VM 14
:::TRAMA:::
La
famiglia Coleman ha un vuoto incolmabile. Nonostante due figli e una
situazione economica solida un aborto ha lasciato una ferita e la
risposta sembra essere l'adozione della piccola Esther, bambina di
circa 12 anni che li folgora all'orfanotrofio con il suo acume e il suo
candore. Una volta con loro però accadono tanti piccoli incidenti ed
Esther è sempre al centro dei problemi non nascondendo ai fratelli
acquisiti il suo istinto malvagio e i piani precisi dietro ogni mossa.
La preoccupazione è tale che i genitori decidono di informarsi sul suo
passato ma all'orfanotrofio non hanno informazioni su di lei precedenti
il suo arrivo.
Non c'è niente di più spaventoso come l'idea di
essersi messi in casa qualcuno che non si conosce bene e che con il
tempo si rivela sempre più inquietante. La convivenza con un elemento
deviante che riesce a metterci contro i nostri cari è da sempre una
scintilla che scatena ansia, come anche il tema del bambino demoniaco
(sia metaforicamente che effettivamente) capace di passare per
innocente agli occhi di tutti e di far credere pazzi coloro che lo
accusano. Jaume Collet-Sera su quest'impianto si inventa molto poco
rubando suggestioni da L'Innocenza del Diavolo e molto horror spagnolo
recente. La sua idea di suspense non solo è abbastanza scontata ma a
tratti anche ingannatoria.
Lunghi momenti di silenzio interrotti da
rumori improvvisi, porte che sbattono, macchine che suonano il clacson
o impennate della colonna sonora sono il mezzo principale per aumentare
la tensione anche quando poi si rivela un inganno, quando cioè la molta
paura del protagonista (e dello spettatore) è per qualcosa che avviene.
Purtroppo tutto questo non è propedeutico a null'altro, uno spavento
fine a se stesso senza che ci sia nessuna vera costruzione di una paura
duratura.
Solo il colpo di scena finale riesce a regalare qualche
brivido inatteso e un senso di inquietudine riguardo i bambini e il
loro modo di apprendere e rimestare le nozioni che li circondano che
riesce ad accompagnare lo spettatore anche fuori dalla sala. Ma è
comunque poca cosa.
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Ultima modifica di Ed.Drummond il Mar Ott 20, 2009 10:12 pm - modificato 2 volte.