Trama: [in tutto o in parte qui viene svelata la trama del film]
Il film si introduce con la notizia del sequestro e la condanna a morte di Armando Feroci, volontario della Croce Rossa in un paese islamico, notizia che diviene caso nazionale mobilitando politici e media. Da interviste e ricordi di persone non ne emerge un quadro esaltante.
Borgataro romano inetto e ruspante, privo di amor proprio e di testa sulle spalle, si fa conoscere come concorrente di telequiz, appassionato d'automobili ma cercando di strafare perde un premio di cento milioni di lire.
Feroci lavora come agente immobiliare conciandosi come Antonello Venditti ed incontra la sua futura moglie cercandole di rifilarle una catapecchia e la conquista in una comica quanto squallida rivisitazione della scena iniziale dell' Ultimo tango a Parigi di Bertolucci. La donna, incinta della seconda figlia, subisce uno scherzo atroce dal marito che simula una rapina e la sua morte, provocando nella donna uno shock tale da creare un aborto spontaneo.
Tornato solo, Armando si veste come Elvis Presley e tenta di convincere dei fan di esserne il figlio naturale. Persa questa causa, comincia a girare per il mondo senza meta per poi andare a trovare il fratello, Franco, un ricco e scrupoloso dentista da poco sposato con Martina, ragazza non vedente di cui Armando si innamora.
Nonostante abbia un posto di lavoro come autista, Armando fugge con Martina la quale, finalmente libera dal marito opprimente, gli chiede di visitare le più famose città italiane. Ormai senza soldi, Martina supplica ad Armando di insegnarle a guidare l'auto ma nel tentativo lo investe portandolo in un coma a prima vista irreversibile.
Durante la degenza, Egle, un'infermiera fanatica di New age si prende cura di lui fino alla guarigione. Armando adesso sembra un uomo cambiato, più maturo ed altruista. Sembra.
Aramando viene finalmente liberato dopo una lunga e febbrile mediazione da parte del Governo ma una volta appreso il motivo della sua cattura, aver tentato di violentare una donna locale, torna a casa pieno di ignominia.
Due anni dopo, Armando Feroci torna a far parlare di sè: si candida a sindaco di Roma a capo di una lista civica da lui guidata denominata "Città ridente". Nel suo comizio con mimica ed abbigliamento che irride a Silvio Berlusconi, propone di fare del Tevere un'enorme arteria stradale, concludendo con il motto "Con me si va nella città ridente, con me si va nell'eterno splendore", ed è un successo di pubblico che applaude a scena aperta.
Regia: Carlo Verdone
Cast artistico:
Carlo Verdone: Armando Feroci
Paolo Triestino: Franco Feroci
Regina Orioli: Martina
Ines Nobili: Marcella Feroci
Giorgia Brugnoli: Morena
Enrica Rosso: Egle
Genere: commedia
Anno: 1998
Audio: 9
Video: 9
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Audio: 8
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