AUDIO / VIDEO: 9
Titolo originale:Crash
Nazione:U.S.A., Germania
Genere:Drammatico
Durata:113'
Regia:Paul Haggis
Cast:Sandra Bullock, Don Cheadle, Matt Dillon, Jennifer Esposito, William Fichtner, Brendan Fraser, Ryan Phillippe, Thandie Newton, Terrence Howard
Produzione:Bull's Eye Entertainment, Paul Haggis per Paul Haggis Productions
Distribuzione:Filmauro
Data di uscita:11 Novembre 2005 (cinema)
Trama:
Una casalinga di Brentwood e il marito procuratore. Un iraniano proprietario di un 24hours shop. Due detective della polizia, amanti occasionali. Il regista nero di un canale televisivo e la moglie. Un fabbro latinoamericano. Due ladri di automobili. Una recluta della polizia. Una coppia coreana di mezza età… Vivono tutti a Los Angeles. E nelle prossime 36 ore per loro sarà inevitabile scontrarsi…
In una Los Angeles in cui le persone, isolate da barriere fatte di cemento e metallo, faticano a stabilire rapporti che possano realmente definirsi tali (come afferma Don Cheadle nel corso del prologo), le vite di alcune di esse si intrecciano e si scontrano (da qui il titolo del film) l'una con l'altra segnando nel bene e nel male le esistenze di ciascuno dei soggetti coinvolti. Ma alla fine di questa lotta di razze e pregiudizi, non si conteranno né vittime né carnefici.
Si parla di razzismo, di intolleranza etnica, di pregiudizi radicati ancorché non condivisi da coloro che li esercitano, il tutto intrecciando quasi a catena - nell'arco di due giorni - le vite di un gruppo di individui di opposta estrazione razziale, sociale e culturale. "Crash" mette in gioco tutto questo, ma lo fa con grande delicatezza, spesso quasi con leggerezza, e soprattutto con occhio distaccato.
Il pregio fondamentale del lavoro di Haggis sta infatti nel non prendere mai una posizione precisa, nel "giudicare" allo stesso modo ogni personaggio, nel porre sullo stesso piano ogni etnia senza alcun tipo di compatimento. Non ci sono buoni e cattivi, ciascuno è colpevole nel dare reale applicazione a preconcetti imposti più dall'ambiente circostante che non dal proprio credo personale, ma al tempo stesso - e nella stessa misura - ne è anche vittima. Emblematico in tal senso il poliziotto integerrimo interpretato da Ryan Phillippe, che finisce col tradire i propri valori e le proprie convinzioni per salvaguardare se stesso, una volta finito nei guai per aver agito d'impulso, mosso anch'egli dal pregiudizio.
Premio Oscar come miglior film del 2005
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