Halo: Combat Evolved, PC ITA |
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Sviluppatore:Microsoft Game Studios
Data di rilascio:Disponibile
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Una conversione lungamente attesa…
Dal 2001, anno di pubblicazione della versione Xbox di Halo, ad oggi il
panorama degli sparatutto ha visto l’uscita di numerosi titoli, anche
di un certo spessore. Ma nonostante questo, la mancata conversione di
Halo per PC è sempre rimasta una spina nel fianco nella mente di molti
videogiocatori. In proposito, prima di tutto bisogna notare come
inizialmente Halo fosse previsto per PC, ma l’acquisizione di Bungie da
parte di Microsoft ha comportato la sua realizzazione solo per l'allora
nascente console della casa di Redmond. Inutile dire come Halo su Xbox
sia stato uno dei titoli di maggiore successo per questa console, anzi
probabilmente gli ha fornito un'ottima spinta, tant'è che ancora oggi
viene proposto in molti bundle ufficiali.
Per quanto riguarda le
persone dietro questa conversione, sia Bungie sia Gearbox sono nomi
abbastanza noti nel campo videoludico. Da una parte abbiamo gli autori
di giochi che hanno avuto un certo seguito (quali la trilogia dello
strategico “Myth”, o “Oni”, uno sparatutto ad ambientazione
futuristica), dall’altra i Gearbox, autori di varie espansioni per Half
Life (come non citare “Opposing Force” che ci ha fatto vestire gli
scomodi panni del marine Adrian Shepard in Black Mesa). Inoltre c’è da
chiarire una cosa: Bungie è la società creatrice del gioco, ma della
conversione “tecnica” del titolo da Xbox a PC se n’è occupata quasi
interamente Gearbox. E forse è proprio sulla conversione tecnica che
questo titolo ha il suo più grande problema… Ma di questo parleremo più
avanti.
The story so far…
Nell’anno 2552, a causa
del sovrappopolamento della Terra, l’umanità si è ormai diffusa per lo
spazio grazie ad una massiccia opera di colonizzazione. In questo
panorama, particolare rilevanza riveste il pianeta Reach, che
costituisce una sorta di immenso cantiere, dedito alla costruzione di
incrociatori stellari destinati ad uso militare e civile. Tutto fila
liscio, finché non si perdono i contatti con una colonia, e la squadra
militare mandata ad investigare viene quasi completamente distrutta da
una misteriosa razza aliena che sarà poi chiamata Covenant. Si viene
poi a scoprire che questa razza (in realtà una confederazione di razze
aliene accomunata da un comune fanatismo religioso) ha dichiarato una
sorta di guerra santa dedita allo sterminio della razza umana poiché
ritenuta “un affronto agli dei” (!!!). Dopo una serie di pesanti
sconfitte, le forze militari terrestri decidono di usare Reach per dare
vita ad un vecchio progetto: quello della creazione di supersoldati
dotati di potenziamenti cibernetici, chiamato Spartan-II. Nonostante
nelle prime schermaglie l’uso di questi super-soldati si riveli
estremamente di aiuto, il loro numero è troppo esiguo per cambiare le
sorti del conflitto. Così si decide di fare un tentativo estremo:
assaltare con tutti gli Spartan-II l’incrociatore principale dei
Covenant e da lì riuscire a dirigersi verso il loro mondo natale.
Purtroppo due giorni prima che venga messa in atto l’azione, i Covenant
attaccano Reach e mettono a ferro e fuoco la colonia. Solo una nave
riesce a sfuggire al massacro (la Pillar of Autumn), con l’unico
Spartan-II sopravvissuto (chi sarà mai?). Qui comincia la vostra epica
battaglia per la sopravvivenza del genere umano…Puro divertimento, ma non per tutti.
Il
gameplay è stato curato a dovere, mantenendo lo stesso livello
qualitativo della versione Xbox. Il sistema di controllo mouse/tastiera
favorisce una maggiore giocabilità rispetto al gamepad dell’Xbox, a
discapito di alcune feature che sono state omesse, ossia i celebri
affondi in corpo a corpo che sono stati tradotti in un'unica mossa
corpo a corpo. I ragazzi di Bungie hanno scelto di togliere
completamente la serie di combo effettuabili, minando però una delle
più innovative caratteristiche di Halo. Il sistema di gioco, ciò che
l’ha reso celebre e campione d’incassi, presenta una serie di novità
davvero interessanti. La caratteristica principale è data dalla
possibilità di poter utilizzare i mezzi: fuoristrada, carri armati,
piccoli velivoli e altro ancora. Tra tutti bisogna evidenziare come la
guida del carroarmato sia la più esaltante: è terribilmente divertente
sparare col cannone e vedere i nemici volare lontani svariate decine di
metri grazie alla sua potenza. Bisogna notare come la scelta di Halo a
suo tempo su Xbox di implementare i veicoli, ha rivoluzionato le idee
ed il mondo degli sparatutto; si può fare l’esempio di Red Faction, di
Planetside, oppure dell’imminente Unreal Tournament 2004, dove faranno
da protagonisti proprio i mezzi.
Altra chiccha sono i nemici: oltre
che ben realizzati graficamente, sono dotati in alcuni casi di
un’intelligenza artificiale veramente efficiente; per esempio gli
Hunter e in particolare gli Elite in combattimento vi stupiranno con
delle manovre evasive o difensive veramente filmiche (in alcuni casi
addirittura scappano dietro a degli ostacoli per rigenerare gli scudi
nell’attesa di tornare ad affrontarci). Oltre a questo, Halo vanta
numerosi tocchi di classe degni dei migliori sparatutto in
circolazione, come la limitazione al trasporto di sole due armi (che ne
rendono la scelta molto legata al tipo di situazione che si fa ad
affrontare), il sopraccitato affondo in corpo a corpo, un’ampia gamma
di armamenti divisi tra armi aliene o umane davvero originali
(ricordate Half Life?). Tra le armi cito per efficacia, la pistola
ordinaria, che incredibilmente si rivela un arma molto potente e
precisa (ha pure un piccolo zoom), il fucile a pompa (devastante!), e
tra quelle aliene, il fucile al plasma degli Elite che, seppur tenda a
surriscaldarsi, gode di un buon bilanciamento tra potenza e velocità di
fuoco.
Lo stile di gioco ricorda, per chi l'ha giocato, Unreal 2,
ossia pieno di azione, close combat estremo ed attimi di suspance.
Anche il protagonista è il tipico eroe senza paura, questa volta in
versione cyborg Spartan-II, dato che possiede un corpo tutt’ uno con
un’armatura in grado di difenderlo egregiamente e di rigenerare i
propri scudi. La modalità Singleplayer non è molto longeva (12-15 ore)
e ,nonostante i diversi livelli di difficoltà, la rigiocabilità rimane,
come sempre in questi casi, penalizzata.Questa carenza viene sopperita
dalla modalità multigiocatore, il fulcro di ogni sparatutto per pc. Il
gioco in multiplayer presenta le solite modalità già viste in vari
titoli: Deathmatch, Team Deathmatch, Capture the Flag, King of the
Hill. Oltre alle tipiche modalità sono state aggiunte: Racing, una
sorta di gara tra mezzi, Oddball, in cui bisogna mantenere sotto il
controllo della squadra un teschio umano!
In ogni modalità è
possibile utilizzare i mezzi disponibili come i Warthog, jeep con
lanciamissili o mitragliatrice, Ghost, piccoli velivoli in grado di
bombardare o lanciarsi in agguerriti dogfight. Cosa rovina l’altissima
giocabilità e divertimento di questo titolo? Il motore grafico...
Durante ogni partita si noteranno spesso dei rallentamenti più o meno
pesanti (quasi sempre pesantissimi) anche su macchine molto recenti.
Ciò vi creerà parecchia frustrazione sia in singolo, rendendo davvero
difficoltoso il completamento di alcune missioni “affollate”, che in
multigiocatore, dove subirete una serie di rallentamenti e lag spesso
preoccupanti. E’ davvero un peccato vedere un titolo con tanti pregi,
perdere parecchio fascino a causa del motore grafico mal convertito, ma
di questo parleremo più approfonditamente nel prossimo paragrafo…Dicevamo… divertimento, ma non per tutti.
Indubbiamente
la grafica di Halo non è alla pari a quella di titoli più recenti; un
esempio lampante è la scarsa quantità di poligoni usata per i nostri
alleati marine, e in generale per le ambientazioni (anche se il gioco
riesce abilmente a mascherare la cosa); anche le texture non fanno
certo gridare il miracolo, nonostante il restyling subito rispetto alla
versione Xbox. Ma per quanto Halo possieda un motore grafico risalente
al 2001, ha dalla sua alcune carte da giocare. Innanzitutto utilizza
degli effetti grafici molto elaborati (in primis Bump Mapping e uso di
Pixel/Vertex Shader (a cui è dedicato un box apposito). Inoltre gli
effetti di luce e alcuni modelli (quello della vostra tuta da Master
Chief oltre che quelli di molti Covenant) sono veramente realizzati ad
arte. Anche le animazioni sono ben realizzate, sia per i movimenti
degli alieni (per esempio le manovre evasive degli Elite), sia in
generale per le animazioni degli oggetti (basta guardare le performance
da rally in cui possiamo esibirci col Warthog, la jeep da battaglia che
useremo in alcune missioni del gioco).
Ma nonostante tutto questo,
come già evidenziato la nota dolente arriva invece nel lato
ottimizzazione: infatti nonostante il gioco non offra una grafica da
urlo, si muove con grandi incertezze anche su macchine capaci di far
girare titoli dell’ultima generazione con ottime prestazioni. Nella
prova sono stati utilizzati prevalentemente due Athlon Xp 1800+ e 2100+
entrambi equipaggiati con Geforce 4200, ma c’è stato anche modo di
testare il gioco su un Pentium IV 2.8 ghz con Radeon 9800, dove ha
comunque mostrato più di un’esitazione. Innanzitutto
partiamo dalla configurazione su cui si è testato più a lungo (non
certo di fascia alta): su di un Athlon 2100+ con 512 mb di DDR e
Geforce 4200, il gioco risultava giocabile fino a 800x600 (al contrario
della solita risoluzione di 1024x768 a cui ci ormai si era abituati con
la maggioranza dei titoli) e a questa risoluzione, il gioco nelle scene
più affollate mostra più di un’esitazione, cosa che risulta sicuramente
irritante in certi interni dove ci si trova a dover fronteggiare in
spazi ristretti orde di alieni. Ma anche parlando della macchina più
performante le cose non erano certo serene: sul Pentium IV 2.8 con
Radeon 9800 il gioco non risultava perfettamente fluido a 1024x768:
anche qui per ottenere prestazioni ottimali si è dovuto abbassare
alcuni dettagli, complice anche il fatto che Halo per la Radeon 9800
utilizza i PS/VS 2.0, indubbiamente più pesanti degli 1.1 usati per le
Geforce 4. Non è comunque perdonabile che su una macchina di fascia
indubbiamente alta, ch il gioco sia poco fluido ad una risoluzione
ormai standard come 1024x768. Per non parlare poi del fatto che
l’AntiAliasing non è nemmeno attivabile per via della maniera
particolare con cui Halo gestice il back-buffer.
Ciò non toglie
che di titoli capaci di offrire una grafica decisamente superiore a
quella di Halo e allo stesso tempo performance più elevate ce ne sono,
e l’esempio di Unreal 2 è lampante, a parità di configurazione è
giocabile con tutti i dettagli attivi a 1024x768 con molte meno
esitazioni di Halo. Fa rabbia infine notare come un titolo sicuramente
degno di nota come questo sia stato rovinato da una conversione non
ottimale, visto che la versione Xbox nonostante girasse su hardware
infinitamente meno potente a quello dei moderni pc (unico vantaggio la
risoluzione più bassa dovuta all’uso della TV) era molto più fluida e
garantiva se non altro i 30 fps costanti.
Passando al lato sonoro,
la situazione è invece serena: le musiche sono piuttosto coinvolgenti
(alcune sono veramente epiche, e per qualche attimo vi daranno
veramente la sensazione di essere il MasterChief all’interno della sua
tuta corazzata) e gli effetti sonori ,oltre che piuttosto scenici (le
esplosioni sono piuttosto convincenti, così come l’urlo rabbioso di
morte degli Elite), si rivelano a volte ironici (come non citare i
Grunt, che noterete a volte, mentre scappano in preda al panico,
gridano “They are everywhere” o altre frasi piuttosto buffe, tra cui
una tratta dalla serie di “Alien” che vi lasciamo indovinare…
Passiamo ora all’arduo et difficile giudizio finale…
Commento
Non
è semplice dare un giudizio a questo Halo: Combat Evolved. Da un lato
abbiamo un titolo sicuramente molto interessante e lungamente atteso,
dall’altra una conversione che lascia dell’amaro in bocca. Se fosse
solo per il divertimento che Halo sa offrire e l’esaltazione provocata
dall’uso di certe armi e veicoli, sicuramente si meriterebbe un voto
più alto. Ma la conversione presenta non vari problemi (non è
comprensibile che un titolo che girava bene su un Xbox, ossia un
Pentium III 733 con 128 kbyte di cache L2 e una Geforce 3 con la sola
aggiunta di un’unità di Vertex Shader rispetto alla Geforce 3
originale, giri con difficoltà su macchine molto più aggiornate). Ed è
per questo che il voto di Halo rimane quello di un titolo che, per
quanto bello, subisce il peso di una realizzazione non eccezionale. Se
però avete l’hardware necessario a far girare questo gioco e siete
disposti a sacrificare nel dettaglio pur di giocarlo, ve lo consigliamo caòdamente
Requisiti minimi di sistema
Requisiti
Processore a 733 MHz o superiore
Sistema operativo Windows 98, 2000, ME o XP
128 MB di RAM
1.2 GB di spazio libero su HDD
Unità CD-ROM
Scheda Video 3D con 32 MB
Scheda audio e altoparlanti consigliati
Mouse
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dopo aver scarichato tutti i file li dovrete unire con HJ-Split