Titolo: SWAT 4
Piattaforma: PC
Genere: Tactical Shooter
Software house: Vivendi Universal games
Sviluppatore: Irrational Games
Distributore: Halifax
SWAT...WHAT?
S.W.A.T. è l'acronimo per Special Weapons And Tactics – Armi e Tecniche
Speciali – che indica il corpo d'élite paramilitare in forza alla
polizia. Ogni situazione critica che sferri gravi minacce alla
sicurezza pubblica è riservata all'intervento di una squadra SWAT
composta da quattro membri accuratamente selezionati, dotati di
esperienza, addestramento (il carico minimo è qualcosa come duemila ore
di training) ed armi sofisticate. Originariamente costituita per
fronteggiare le rivolte a sfondo razziale dei tardi anni Sessanta, SWAT
ha conosciuto uno sviluppo inarrestabile per combattere crimini sempre
più pericolosi: anti-terrorismo, liberazione di ostaggi, scorta e
sorveglianza speciale, tumulti urbani.
Ecco: la tentacolare metropoli americana è il teatro in cui hanno luogo
le delicate operazioni delle squadre SWAT, in difficile equilibrio tra
il freddo calcolo razionale che pianifica ogni movimento, e l'istinto
naturale che decide in ogni momento la sorte dell'operazione.
SWAT 4 offre questo: guidare una squadra SWAT in una serie di missioni
in cui il termometro della concentrazione scala le vette più alte,
mentre le dita sul mouse avvertono tutta la pressione pompata dalla
reattività per gestire in tempo reale ogni evento critico,
condizionando in modo irreversibile l'esito della missione. Tutto
questo ritmo sincopato di emozioni, decisioni e azioni può essere
compresso anche in una manciata di minuti – minuti che scorrono pesanti
come macigni. SWAT 4 è questo: intervenire prontamente, decidere sul
filo di lana del secondo, pianificare e coordinare, sparare e uccidere,
liberare, scortare e arrestare.
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PLAY OR WORK?
Questo breve ma succinto resoconto sulla realtà SWAT non è certo uno
svitare il barattolo delle pillole di saggezza per versarne una
manciata. E' invece l'antefatto necessario per aprire il discorso su
SWAT 4. Ed è anche il contenuto del tradizionale video d'anteprima che
introduce al gioco. La struttura del menu di gioco è chiara ed
esauriente: le opzioni sono quelle canoniche e sono distribuite tra il
gioco in singolo e in multiplayer, oltre ad un editor. Decisamente
privilegiata dai programmatori è la prima modalità di gioco, che in
SWAT 4 diventa il principale cavallo di battaglia della giocabilità,
offrendo la scelta tra un addestramento, non particolarmente vitale,
un'azione immediata (in base al progresso di gioco raggiunto) e la
carriera. La difficoltà è graduata su quattro livelli ma questa volta a
ciascun livello corrisponde un punteggio minimo richiesto. SWAT 4 imita
la vera SWAT imponendo al giocatore l'obbligo di raggiungere una quota
minima di punti ottenuti rispettando divieti (non ferire o uccidere
civili e agenti), centrando obiettivi (liberando ostaggi) e magari
soddisfando condizioni supplementari (raccolta di armi, comunicazioni
con la centrale operativa, etc...). Già da questi elementi è facile
intuire come la giocabilità di SWAT 4 sia ritagliata sulle misure
dell'uniforme di un agente speciale che opera in un contesto reale per
conseguire obiettivi da cui dipende la sua carriera. Tutta la fase
preparatoria di ogni missione è disposta in una sequenza di quattro
steps, ognuno dei quali organizzato in modo davvero funzionale. In
particolare, è consultabile l'utilissimo briefing con l'indicazione dei
sospetti e dei civili coinvolti nell'operazione, per poi passare in
armeria e selezionare il proprio equipaggiamento e quello della
squadra. A questo punto si entra in azione.
GIOCO-ABILITA'?
SWAT 4 lancia subito il giocatore nel vivo dell'azione, di solito nelle
immediate vicinanze dell'ingresso di uno stabile urbano (banca,
residenza, ufficio, locale pubblico) “infestato” da malviventi che
solitamente dispongono di armi ed ostaggi. La strategia migliore si
dimostra sempre quella incrementale: un passo alla volta,
“sterilizzando” ogni stanza con accuratezza – decisivo è il momento
dell'ingresso in ogni stanza. Ma questo non è un banale fps dedicato
allo sterminio di massa. Questo è un delicato gioco dove è nevralgico
distinguere criminali da civili, per poi intimare la resa ai primi e
liberare i secondi. Non è così facile distinguere in una frazione di
secondo un criminale da un ostaggio soprattutto quando sono uno a
fianco dell'altro. Eppure questo è ciò che accade quotidianamente nella
realtà. L'agente SWAT non deve freddare all'istante tutto ciò che si
muova davanti a lui. Prima di tutto deve rispettare la vita altrui,
tentando l'arresto – ed è un momento importante perché lo strumento non
sono solo le armi puntate ma la parola, la voce, la convinzione. “Mani
in alto, polizia, arrenditi!” questo è il messaggio letteralmente
gridato per intimare la resa, e se non basta perché il sospetto è
tentennante e impugna ancora un'arma, allora occorre ripeterlo.
Altrimenti la scena è quella di un duello da far west: se il criminale
accenna ad una difesa, non resta che sparare, possibilmente ferendolo
soltanto. Questo è solo un micro-evento che si ripete decine di volte
nel corso di una singola missione. Occorre anche impartire ordini,
coordinare la squadra e mantenere i contatti con la centrale,
segnalando ogni volta gli arresti, i ferimenti, le morti, gli ostaggi
liberati. I comandi sono attivabili in modo rapido tramite tasto
numerico, oppure mediante visualizzazione grafica col tasto destro del
mouse che apre un menu a scorrimento. La trasmissione dei comandi però
può anche avvenire sfruttando un intelligente dispositivo che apre
sullo schermo un piccolo riquadro, in cui è visualizzata l'immagine
ripresa dalla telecamera che è posta sull'elmetto di ciascun agente.
Giocare a SWAT 4 non è semplice, perché occorrono anche abilità di
comando, una dose adeguata di capacità tattica e una mentalità più
articolata di quella che urla “distruggi o muori”.
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su richiesta ni nike1893
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