"Chi non ricorda l'emozione del primo giorno di scuola, i compagni, il maestro, la lezione di religione, quella di storia?
Certo, la classe protagonista di questo libro può sembrare un po' particolare, con la compagna ninfomane, il pluriripetente
di ottantanove anni, lo psicolabile Giacchetti, che temendo di essere interrogato si cosparge di benzina e si dà fuoco già il
primo giorno... e anche quegli strani maestri, che raccontano quelle favole un po'... male! Io, per esempio, Biancaneve me
la ricordavo in un altro modo... Eppure, pensandoci bene, siamo sicuri che la nostra classe fosse poi tanto diversa?"
Dopo lo straordinario successo di Parola di Giobbe, in questa seconda prova narrativa Giobbe Covatta dimostra nuovamente la
sua irresistibile vena comica, la sua inesauribile fantasia, il gusto innato per il nonsense, ma anche un'attenzione forse
sorprendente per la nostra società, spesso più assurda di quanto ci si possa inventare.
Ed ecco il mio libro preferito! Uno sballo, l’avrò letto sì e no una decina di volte, giuro, e vi assicuro che ogni volta
che lo sfoglio, anche se ormai lo tengo stampato in mente (le pagine sono ormai logore), mi faccio un casino di risate.
Il sottotitolo del libro, ci stampa subito il sorriso sulle labbra: “Trapianto del libro Cuore”, infatti il nostro amato
Giobbe ha scritto proprio una parodia sul famosissimo romanzo di De Amicis
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Certo, la classe protagonista di questo libro può sembrare un po' particolare, con la compagna ninfomane, il pluriripetente
di ottantanove anni, lo psicolabile Giacchetti, che temendo di essere interrogato si cosparge di benzina e si dà fuoco già il
primo giorno... e anche quegli strani maestri, che raccontano quelle favole un po'... male! Io, per esempio, Biancaneve me
la ricordavo in un altro modo... Eppure, pensandoci bene, siamo sicuri che la nostra classe fosse poi tanto diversa?"
Dopo lo straordinario successo di Parola di Giobbe, in questa seconda prova narrativa Giobbe Covatta dimostra nuovamente la
sua irresistibile vena comica, la sua inesauribile fantasia, il gusto innato per il nonsense, ma anche un'attenzione forse
sorprendente per la nostra società, spesso più assurda di quanto ci si possa inventare.
Ed ecco il mio libro preferito! Uno sballo, l’avrò letto sì e no una decina di volte, giuro, e vi assicuro che ogni volta
che lo sfoglio, anche se ormai lo tengo stampato in mente (le pagine sono ormai logore), mi faccio un casino di risate.
Il sottotitolo del libro, ci stampa subito il sorriso sulle labbra: “Trapianto del libro Cuore”, infatti il nostro amato
Giobbe ha scritto proprio una parodia sul famosissimo romanzo di De Amicis
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