AUDIO/VIDEO 8,5
Un film di Fernando León de Aranoa. Con Candela Peña, Micaela Nevárez, Mariana Cordero, Llum Barrera, Violeta Pérez, Monica Van Campen. Genere Drammatico, colore 109 minuti. - Produzione Spagna 2005.
TRAMA
Il
mondo della prostituzione in un quartiere degradato della capitale
spagnola. Caye fa la prostituta e risparmia fino all’ultimo centesimo
per rifarsi il seno per lei troppo piccolo. Zulema, anche lei
prostituta, è domenicana e manda i soldi al figlio di cinque anni e
alla madre. Le due, prima quasi nemiche visto che le immigrate rubano i
clienti alle indigene, nella difficoltà e nella sofferenza diventano
amiche. In attesa che il giorno fortunato, quello che sogni da tutta la
vita, quello che la vita te la può cambiare, arrivi. E da prostitute,
ogni tanto riescono a scoprirsi o a inventarsi principesse.
Il
film di Fernando Leon de Aranoa, regista madrileno che già con I lunedì
al sole aveva fatto notare la sua sensibilità sociale, il suo sguardo
attento nei confronti di realtà complesse.
Incredibilmente aiutato
dalla bravura delle due attrici protagoniste (l’intensa Candela Pena,
già vista in Tutto su mia madre di Almodovar e la quasi esordiente
Micaela Nevárez), e dalla colonna sonora in gran parte ritmata dalla
musica ora malinconica ora esuberante di Manu Chao, il film, benché
sembri continuamente per cadere nella banalità, riesce sempre ad
aggirarne i pericoli e le insidie. Racconta così, con onestà
intellettuale e freschezza visiva, la piccola storia di due giovani
donne border line, a cui la vita per il momento ha regalato davvero
poco.
Morbosamente attaccata ai volti delle due donne, i cui
primissimi piani intimoriscono, importunano e commuovono, la macchina
da presa del regista si aggira in una Madrid sconosciuta, in cui si
cerca una convivenza fra diversi, siano essi immigrati, prostitute o
drogati, che si ritrova nella necessità di fare unione e di creare
solidarietà.
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